di REDAZIONE - E' stata l'Inter a ricevere presso la propria sede sociale la busta contenente la lettera minatoria, indirizzata all'allenatore Antonio Conte. La società nerazzurra, come precisato in un comunicato ufficiale divulgato nel primo pomeriggio di sabato 16 novembre 2019, ha contestualmente provveduto a sporgere denuncia alle autorità competenti e non il suo tecnico, diversamente dall'indiscrezione anticipata nella stessa mattinata.
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta, al momento a carico di ignoti, per minacce aggravate e detenzione di munizioni dopo che lo scorso 14 novembre l'allenatore dell'Inter ha ricevuto una lettera contenente una cartuccia per fucile inesplosa e messaggi minatori. L'indagine è coordinata da Alberto Nobili, responsabile dell'antiterrorismo milanese, e delegata ai Carabinieri del nucleo investigativo.
A seguito di questo episodio, per il quale è stata decisa la vigilanza, giungono in queste ore all'attuale tecnico dell'Inter numerosi messaggi di solidarietà - tramite i social - da parte dei tifosi del Bari, club che Conte ha allenato dal 2007 al 2009.
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta, al momento a carico di ignoti, per minacce aggravate e detenzione di munizioni dopo che lo scorso 14 novembre l'allenatore dell'Inter ha ricevuto una lettera contenente una cartuccia per fucile inesplosa e messaggi minatori. L'indagine è coordinata da Alberto Nobili, responsabile dell'antiterrorismo milanese, e delegata ai Carabinieri del nucleo investigativo.
A seguito di questo episodio, per il quale è stata decisa la vigilanza, giungono in queste ore all'attuale tecnico dell'Inter numerosi messaggi di solidarietà - tramite i social - da parte dei tifosi del Bari, club che Conte ha allenato dal 2007 al 2009.