Monte Sant’Angelo “capitale” della zootecnia in Puglia

MONTE SANT’ANGELO (FG) – “Le nuove tecniche di allevamento: sistemi di trasporto e macellazione”: sarà questo il tema al centro del workshop che si terrà giovedì 7 novembre a Monte Sant’Angelo, nella sede CIA Agricoltori Italiani di via Lata 68, dalle 9 alle 13. L’iniziativa è parte integrante di “SI Zootecnia”, progetto di CIA Agricoltori Italiani della Puglia che gode della collaborazione della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia ed è sostenuto dal Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambiente della Regione Puglia nell’ambito del PSR 2014-2020, Misura 1 “Trasferimento di conoscenze e azioni di formazione”, Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”. Interverranno Clelia Altieri (“Trasporto ‘in vivo’ e nuovo approccio al trasporto delle carni: indicazioni recenti dell' e.f.s.a.

La moderna distribuzione: da una logica di prodotto ad una logica del freddo"); Daniela Campaniello (“La macellazione: uno step fondamentale nella filiera delle carni”); Leonardo Petruzzi (“La qualità delle carni: aspetti igienici e microbiologici”) e Milena Sinigaglia. 

ZOOTECNIA, PATRIMONIO PUGLIESE. Grandi potenzialità, un indice qualitativo molto elevato e con un buon grado di specializzazione, ma ridotte dimensioni aziendali e scarsa propensione ad aggregarsi: è questo, in estrema sintesi, il panorama del settore zootecnico in Puglia. In 11 città e in tutte le province pugliesi, fino al 28 novembre 2019 si svolgerà “SI Zootecnia”, progetto di CIA Agricoltori Italiani della Puglia.

IL SETTORE LATTIERO CASEARIO. Il comparto lattiero-caseario pugliese conta oltre 2mila aziende con vacche e bufale, circa 3mila con ovini e caprini da latte. In questo particolare settore, la maggioranza delle imprese si concentra nelle province di Bari e Taranto. Nel Foggiano e nel Barese si concentra la maggiore presenza di allevamenti ovicaprini. Il numero di capi allevati si attesta attorno ai 70mila per bovini e bufalini, mentre registra oltre 300mila ovicaprini. In Puglia, c’è un aumento delle dimensioni medie d’impresa, ma è ancora insufficiente se paragonato alla media nazionale. Per quanto riguarda le bufale, è la provincia di Foggia a detenere il primato pugliese. Sono circa 200 le unità di trasformazione e raccolta del latte in tutta la Puglia. Particolarmente rilevante su base regionale, nel complesso, è la diffusione di caseifici privati, mentre molto lavoro c’è da fare per accrescere il numero delle cooperative dedicate alla raccolta e alla lavorazione del latte. A differenza del comparto olivicolo, quello lattiero-caseario vede una scarsa presenza di OP.

IL COMPARTO “CARNE”. Il settore zootecnico regionale, considerato nel suo complesso, si compone di poco più di 9.000 allevamenti. Dal punto di vista della rilevanza dei capi allevati, il contributo della regione alla zootecnia nazionale è marginale per tutte le tipologie di allevamento: il peso risulta più significativo nell’allevamento ovicaprino e per gli equini, per i quali l’incidenza sul comparto nazionale è superiore al 4%. Le province a maggior vocazione sono Foggia, Bari e Taranto, dove si concentra oltre il 90% dei capi bovini e bufalini e in cui si registrano anche le dimensioni di impresa maggiori in termini di capi/azienda.

Il 14, il 21 e il 28 novembre si terranno i workshop ad Alberobello, Ostuni e Martina Franca. Ci si può iscrivere online compilando un semplice modulo di adesione: http://www.123formbuilder.com/form-5040554/modulo-iscrizione-si-zootecnia.