BARI - “In questi giorni stiamo assistendo a un gioioso e pacifico movimento che parte dal basso, che coinvolge i nostri ragazzi, che pone al centro la voglia di dire ancora la propria sugli attuali e futuri scenari del nostro Paese. Un movimento spontaneo, un movimento nato senza bandiere, loghi di partito e colore politico. Un movimento che, a chiare lettere, dice da che parte vuole stare. Vuole stare dalla parte di un’Italia giusta, solidale, accogliente. Dove la diversità non è un elemento di divisione, ma un grande collante di arricchimento sociale. Certo, è inutile nasconderlo: sappiamo benissimo che queste adunate di piazza - nate in Emilia Romagna e che ora dopo ora stanno contagiando tutte le regioni, Puglia inclusa - hanno l’obiettivo di differenziarsi da una certa politica sovranista. Ma al tempo stesso occorre a mio avviso evitare strumentalizzazioni e ammiccamenti da parte della stessa politica. Perché il rischio concreto sarebbe poi quello di snaturare la spontaneità di queste piazze, di queste adunate. Evitiamo pertanto speculazioni di ogni sorta. Lasciamo che siano gli stessi partecipanti a decidere in che direzione andare. Non hanno bisogno né di leader, né di mentori politici”.
Lo dichiara l’esponente regionale di Senso Civico, Alfonso Pisicchio, commentando la nascita del “Movimento delle sardine”.
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