BARI - Nota del vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta di Forza Italia. “Ho riflettuto molto - dichiara Gatta - sulla opportunità di replicare alle affermazioni del collega Campo, perché non avrei voluto che una replica potesse apparire una querelle tra due consiglieri regionali che litigano, invece di fare squadra - come dovrebbe essere! - , per il Bene della Città e del territorio in cui vivono, nel caso di specie, oltre a Manfredonia, anche i comuni viciniori di Zapponeta, Monte S. Angelo, Mattinata e Vieste. Ma il Bene, quel bene per cui si deve sempre anteporre lo spirito di appartenenza ad un popolo rispetto alla maglia di qualunque squadra o partito, deve essere alimentato dalla Verità, perché ai cittadini bisogna sempre dire la verità. Anche a costo di essere apostrofati, come fa il collega ed il suo partito, il PD, “profeti di sventura”.
Sono un ottimista per natura, chi mi conosce lo sa, e non mi piace preconizzare la “sventura”, ma sono anche abituato a vedere le cose per quelle che sono, perché alimentarsi di illusioni, o, peggio, venderle, poi fa male alla Salute (è proprio il caso di dirlo!).
E veniamo alla verità, evincibile dallo studio delle carte.
Con la DGR n.1726 del 23/09/2019 il Presidio Ospedaliero di Manfredonia è stato notevolmente ridimensionato e sono state poste le premesse per la sua riconversione extra-ospedaliera. Infatti:
1) Viene confermata la classificazione in ospedale di base (vedi art.2, lett.c) escludendo quindi le discipline di emergenza degli ospedali di primo livello (es. Rianimazione, UTIC).
2) Viene eliminata la struttura complessa di Direzione medica di presidio, obbligatoria per ciascun ospedale autonomo, creando le premesse per un accorpamento ad altro presidio ospedaliero, come già avvenuto per il ridimensionamento dell'ospedale di Lucera (accorpato a suo tempo a San Severo).
3) Nessun investimento di edilizia ospedaliera viene previsto per realizzare nuove strutture (vedi art. 6 Programma degli investimenti ospedalieri).
4) I posti letto per acuti scendono da 132 (ex ante) a 97 (ex post); si tratta dei posti che qualificano l' “ospedale”.
5) Le strutture complesse (primariati) scendono da 9 a 4.
6) Le strutture semplici e semplici dipartimentali scendono da 16 a 9.
7) L'attivazione di posti letto per riabilitazione e lungodegenza (che non qualificano di per sé un ospedale per acuti) è funzionale al fatto che la Regione (ancora in Piano operativo) deve dimostrare di prevedere lo 0,7 per mille abitanti di quella tipologia, praticamente assente in Puglia, onde questa maggiorazione è una mera operazione “contabile” per ossequiare le direttive ministeriali. Quindi, l'ospedale di Manfredonia, fortemente ridimensionato, viene così utilizzato strumentalmente dalia Regione per dimostrare la presenza di posti letto di riabilitazione e lungodegenza solo sulla carta.
8) Questo senza aggiungere che nulla è dato di sapere del destino della ortopedia, che da marzo si priverà del suo valente primario, e di altre discipline per cui mancano medici, infermieri ed altro personale, per cui innumerevoli volte ho lanciato, rimanendo inascoltato, un grido di allarme ad Emiliano ed alla sua Giunta.
Ora, se fotografare la triste realtà disegnata dalla Giunta Emiliano per il nostro ospedale significa essere triste “profeta di sventura”, come ritiene il PD, dichiaro di esserlo. Manifestare la Verità ha sempre un prezzo, anche quello di subire epiteti finalizzati a ridicolizzare chi se ne fa portatore. Non importa. Ciò che conta è salvare il diritto della nostra gente ad avere un vero ospedale, né una pseudo-casa di riposo (che già l’abbiamo e la Regione dovrebbe interessarsi anche di quella e del suo futuro), né un “cronicario” o, peggio, un luogo di smistamento di pazienti verso altri nosocomi”, conclude Gatta.
Sono un ottimista per natura, chi mi conosce lo sa, e non mi piace preconizzare la “sventura”, ma sono anche abituato a vedere le cose per quelle che sono, perché alimentarsi di illusioni, o, peggio, venderle, poi fa male alla Salute (è proprio il caso di dirlo!).
E veniamo alla verità, evincibile dallo studio delle carte.
Con la DGR n.1726 del 23/09/2019 il Presidio Ospedaliero di Manfredonia è stato notevolmente ridimensionato e sono state poste le premesse per la sua riconversione extra-ospedaliera. Infatti:
1) Viene confermata la classificazione in ospedale di base (vedi art.2, lett.c) escludendo quindi le discipline di emergenza degli ospedali di primo livello (es. Rianimazione, UTIC).
2) Viene eliminata la struttura complessa di Direzione medica di presidio, obbligatoria per ciascun ospedale autonomo, creando le premesse per un accorpamento ad altro presidio ospedaliero, come già avvenuto per il ridimensionamento dell'ospedale di Lucera (accorpato a suo tempo a San Severo).
3) Nessun investimento di edilizia ospedaliera viene previsto per realizzare nuove strutture (vedi art. 6 Programma degli investimenti ospedalieri).
4) I posti letto per acuti scendono da 132 (ex ante) a 97 (ex post); si tratta dei posti che qualificano l' “ospedale”.
5) Le strutture complesse (primariati) scendono da 9 a 4.
6) Le strutture semplici e semplici dipartimentali scendono da 16 a 9.
7) L'attivazione di posti letto per riabilitazione e lungodegenza (che non qualificano di per sé un ospedale per acuti) è funzionale al fatto che la Regione (ancora in Piano operativo) deve dimostrare di prevedere lo 0,7 per mille abitanti di quella tipologia, praticamente assente in Puglia, onde questa maggiorazione è una mera operazione “contabile” per ossequiare le direttive ministeriali. Quindi, l'ospedale di Manfredonia, fortemente ridimensionato, viene così utilizzato strumentalmente dalia Regione per dimostrare la presenza di posti letto di riabilitazione e lungodegenza solo sulla carta.
8) Questo senza aggiungere che nulla è dato di sapere del destino della ortopedia, che da marzo si priverà del suo valente primario, e di altre discipline per cui mancano medici, infermieri ed altro personale, per cui innumerevoli volte ho lanciato, rimanendo inascoltato, un grido di allarme ad Emiliano ed alla sua Giunta.
Ora, se fotografare la triste realtà disegnata dalla Giunta Emiliano per il nostro ospedale significa essere triste “profeta di sventura”, come ritiene il PD, dichiaro di esserlo. Manifestare la Verità ha sempre un prezzo, anche quello di subire epiteti finalizzati a ridicolizzare chi se ne fa portatore. Non importa. Ciò che conta è salvare il diritto della nostra gente ad avere un vero ospedale, né una pseudo-casa di riposo (che già l’abbiamo e la Regione dovrebbe interessarsi anche di quella e del suo futuro), né un “cronicario” o, peggio, un luogo di smistamento di pazienti verso altri nosocomi”, conclude Gatta.