BARI - Sospendere i canoni anche ai concessionari gravemente danneggiati dalle mareggiate di questi giorni, come è successo in seguito al devastante maltempo che ha colpito il Salento. È la proposta che l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione, con delega al Demanio marittimo, Raffaele Piemontese, ha avanzato ieri pomeriggio, a Roma, nella riunione degli assessori regionali al Demanio Marittimo, nell'ambito della Commissione “Ambiente e Energia” della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dove è stato presente insieme alla Dirigente della Sezione Demanio e Patrimonio della Regione Puglia, Costanza Moreo.
Il tavolo ha accolto la proposta e la porterà all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni, chiedendo che il Governo nazionale estenda la sospensione dei canoni concessori già prevista nella Legge di Bilancio dell’anno scorso per i danni causati sulle coste italiane dal maltempo dell’inverno 2018.
Gli assessori regionali al Demanio marittimo hanno raggiunto un’importante posizione unitaria intorno a un documento di indirizzo, elaborato nella mattinata di ieri dal Coordinamento tecnico delle Regioni, che prevede la possibilità di rilasciare nuove concessioni demaniali durante il periodo di riscrittura delle norme che riordineranno la disciplina del demanio marittimo.
“La Puglia e tutte le altre regioni costiere - ha commentato Piemontese - hanno bisogno di dare stabilità e certezze ai principali protagonisti dell’economia blu, nel quadro ovviamente di pianificazioni ben regolate”.
La Legge nazionale di Bilancio dello scorso anno prevedeva una proroga di 15 anni alle concessioni esistenti, ma confermava il blocco delle nuove. Il documento approvato ieri chiede che, su nuove aree demaniali libere ubicate in ambiti già oggetto di pianificazione e regolamentazione da parte dell’ente concedente, sia data la possibilità di rilasciare nuove concessioni di ogni tipo, da quelle per gli stabilimenti balneari a quelle per la nautica da diporto.
A questo proposito, Piemontese si è fatto promotore di un’altra proposta, anch’essa recepita dai colleghi delle altre Regioni italiane, per un confronto con il Governo e il legislatore nazionale che porti alla revisione dei canoni unitari per le concessioni demaniali marittime per la nautica da diporto. “Dobbiamo rovesciare il paradosso per cui l’Italia, un Paese con 7.500 chilometri di coste, sembra indifferente all’economia che porti turistici e pratica nautica possono sviluppare - ha osservato l’assessore Piemontese -, un settore che sta conoscendo una grave crisi per gli effetti delle modifiche introdotte dalla Legge Finanziaria 2007 che hanno di molto aumentato l’importo dei canoni, senza neanche agevolare quelle imprese che hanno sostenuto integralmente la realizzazione delle opere, come hanno riconosciuto gli stessi Consiglio di Stato e Corte Costituzionale”.
Il testo approvato e le proposte emerse nell'incontro di ieri saranno oggetto di discussione nella conferenza Stato-Regioni già convocata per il prossimo 28 novembre. Considerato l’interesse dei Comuni, è probabile che il documento passerà anche nella Conferenza Unificata del 5 dicembre, per allargare anche ai sindaci il confronto formale con il Governo e i Ministeri competenti.
Il tavolo ha accolto la proposta e la porterà all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni, chiedendo che il Governo nazionale estenda la sospensione dei canoni concessori già prevista nella Legge di Bilancio dell’anno scorso per i danni causati sulle coste italiane dal maltempo dell’inverno 2018.
Gli assessori regionali al Demanio marittimo hanno raggiunto un’importante posizione unitaria intorno a un documento di indirizzo, elaborato nella mattinata di ieri dal Coordinamento tecnico delle Regioni, che prevede la possibilità di rilasciare nuove concessioni demaniali durante il periodo di riscrittura delle norme che riordineranno la disciplina del demanio marittimo.
“La Puglia e tutte le altre regioni costiere - ha commentato Piemontese - hanno bisogno di dare stabilità e certezze ai principali protagonisti dell’economia blu, nel quadro ovviamente di pianificazioni ben regolate”.
La Legge nazionale di Bilancio dello scorso anno prevedeva una proroga di 15 anni alle concessioni esistenti, ma confermava il blocco delle nuove. Il documento approvato ieri chiede che, su nuove aree demaniali libere ubicate in ambiti già oggetto di pianificazione e regolamentazione da parte dell’ente concedente, sia data la possibilità di rilasciare nuove concessioni di ogni tipo, da quelle per gli stabilimenti balneari a quelle per la nautica da diporto.
A questo proposito, Piemontese si è fatto promotore di un’altra proposta, anch’essa recepita dai colleghi delle altre Regioni italiane, per un confronto con il Governo e il legislatore nazionale che porti alla revisione dei canoni unitari per le concessioni demaniali marittime per la nautica da diporto. “Dobbiamo rovesciare il paradosso per cui l’Italia, un Paese con 7.500 chilometri di coste, sembra indifferente all’economia che porti turistici e pratica nautica possono sviluppare - ha osservato l’assessore Piemontese -, un settore che sta conoscendo una grave crisi per gli effetti delle modifiche introdotte dalla Legge Finanziaria 2007 che hanno di molto aumentato l’importo dei canoni, senza neanche agevolare quelle imprese che hanno sostenuto integralmente la realizzazione delle opere, come hanno riconosciuto gli stessi Consiglio di Stato e Corte Costituzionale”.
Il testo approvato e le proposte emerse nell'incontro di ieri saranno oggetto di discussione nella conferenza Stato-Regioni già convocata per il prossimo 28 novembre. Considerato l’interesse dei Comuni, è probabile che il documento passerà anche nella Conferenza Unificata del 5 dicembre, per allargare anche ai sindaci il confronto formale con il Governo e i Ministeri competenti.