TARANTO – La Puglia brilla a Roma e sventolano quattro nuove Bandiere Verdi CIA; le province di Taranto e Lecce hanno fatto incetta di riconoscimenti al Premio promosso da Cia Agricoltori Italiani, giunto alla XVII edizione, assegnato ai campioni dell'agricoltura italiana, protagonisti della valorizzazione del patrimonio enogastronomico, paesaggistico e ambientale del Paese.
Alla cerimonia di consegna delle onorificenze, che si è svolta martedì nella Sala Protomoteca del Campidoglio, ha partecipato anche il direttore provinciale CIA Due Mari Vito Rubino.
Francesco Valentino Dibenedetto vince la Bandiera Verde Gold, il massimo riconoscimento assegnato al “campione dei campioni” fra i premiati di quest’edizione 2019; il fuoriclasse ambasciatore dei vini naturali ha fondato un'azienda vitivinicola, L'Archetipo di Castellaneta (TA), già pluripremiata, che pratica agricoltura sinergica, uno stadio ancora più radicale della biodinamica, per un rapporto più profondo tra terra, uomo e luogo: suo l'appello a Bruxelles, davanti all'Europarlamento, per far dichiarare l’humus patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Di Benedetto ha chiesto alla CIA di sostenere la sua proposta.
Nella categoria Agri-Woman vince l' Agriturismo Sante Le Muse di Salve (LE) che incarna il "ritorno alla terra". Il modello di sviluppo sostenibile dell'azienda, che si coniuga egregiamente con l'esperienza imprenditoriale femminile, ha particolarmente colpito la giuria del Premio: Fabiana, giovane laureata, lascia la metropoli per scommettere tutto nella sua Puglia, restaurando una masseria di famiglia. Ogni piatto realizzato nella cucineria ha una storia da raccontare, raccolta nel ricettario sopravvissuto al tempo e alle stagioni delle donne, le Sante Muse. Oggi è un polo culturale con un suggestivo anfiteatro abbracciato da 700 olivi secolari dove si svolgono laboratori creativi per bambini e percorsi guidati in cui scoprire cultivar dimenticate, una lombricaia e gli orti verticali. A Sante Le Muse l'agricoltura si coniuga con la cultura e la poesia.
Nella categoria Agri-Web si aggiudica il Premio Bandiera Verde CIA la Casa Vinicola Apollonio di Monteroni di Lecce (LE), un'azienda che attraverso il lavoro, l’impegno e il sacrificio di quattro generazioni ha meritato il titolo di “Impresa Storica d’Italia”; nel 2020 festeggerà i 150 anni e oggi si producono vini di altissima qualità, all'insegna dell'innovazione e dell'internazionalizzazione, che esprimono appieno il territorio. Della strategia di valorizzazione territoriale fa parte l’iniziativa Premio Apollonio, destinata ai pugliesi capaci di distinguersi in campo artistico, culturale e sportivo: da Gianrico Carofiglio a Giuliano Sangiorgi fino a Ferzan Ozpetek.
Sul podio, tra i premi destinati alle iniziative strategiche extra-aziendali, nella categoria Agri-Folk, anche Borgoinfesta, il Festival EcoSolidale dell’Associazione 'Ngracalati di Borgagne, frazione del comune di Melendugno in provincia di Lecce. Borgoinfesta è la vetrina di una terra, il Salento, che punta al suo riscatto consapevole della sua bellezza ma altrettanto delle enormi problematiche che da anni affliggono l’ambiente, la sua agricoltura e la sua biodiversità. L’iniziativa nasce con l’intento di esaltare l’essere Comunità con al centro i valori che ruotano intorno alla terra e alle sue radici. Megafono di tutte quelle voci che attraverso poliedriche interpretazioni artistico-culturali-sociali-solidali e d’integrazione, raccontano quel delicatissimo rapporto tra uomo e uomo e tra uomo e terra mediante il linguaggio universale della cultura.
È stato assegnato un riconoscimento speciale alla memoria di Mario Di Cristo, imprenditore del settore ortofrutticolo della provincia di Taranto, vittima di un'aggressione a Policoro a settembre scorso, un gesto simbolico, da parte della Confederazione, per mostrare la vicinanza alla famiglia tragicamente colpita dal lutto e per onorare la figura di Mario, un imprenditore di successo che ha fatto del lavoro e dell'impegno quotidiano le sue ragioni di vita.
«Siamo orgogliosi del successo delle nostre aziende che si impongono a livello nazionale e internazionale – ha affermato il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba – I riconoscimenti assegnati costituiscono un'ulteriore certificazione di qualità ed eccellenza. Sono i nostri ambasciatori del Made in Puglia nel mondo che incarnano le caratteristiche dell'agroalimentare 100% italiano».
È festa nei territori premiati. «Il Salento primeggia nelle diverse categorie – afferma il presidente provinciale Benedetto Accogli – Ad emergere è l'espressione più pura della nostra terra, quella autentica degli agriturismi, del folclore, della cultura e dell'innovazione. Siamo fieri dei risultati conseguiti dalle nostre realtà in questa edizione».
Motivo di vanto e orgoglio anche il primo posto assoluto per Castellaneta.
«Sosteniamo con convinzione la crociata di Francesco Valentino Dibenedetto affinché l'Humus diventi Patrimonio dell'Umanità, uno dei temi essenziali per la vita sul nostro pianeta portato all'attenzione europea lo scorso 20 marzo in occasione del convegno "Natural Wines and Wheat" – afferma il presidente CIA Due Mari Pietro De Padova – Ci associamo al suo appello e la sua azienda rappresenta un modello virtuoso, simbolo di un intero territorio che vuole rigenerarsi a partire dalla terra».
Alla cerimonia di consegna delle onorificenze, che si è svolta martedì nella Sala Protomoteca del Campidoglio, ha partecipato anche il direttore provinciale CIA Due Mari Vito Rubino.
Francesco Valentino Dibenedetto vince la Bandiera Verde Gold, il massimo riconoscimento assegnato al “campione dei campioni” fra i premiati di quest’edizione 2019; il fuoriclasse ambasciatore dei vini naturali ha fondato un'azienda vitivinicola, L'Archetipo di Castellaneta (TA), già pluripremiata, che pratica agricoltura sinergica, uno stadio ancora più radicale della biodinamica, per un rapporto più profondo tra terra, uomo e luogo: suo l'appello a Bruxelles, davanti all'Europarlamento, per far dichiarare l’humus patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Di Benedetto ha chiesto alla CIA di sostenere la sua proposta.
Nella categoria Agri-Woman vince l' Agriturismo Sante Le Muse di Salve (LE) che incarna il "ritorno alla terra". Il modello di sviluppo sostenibile dell'azienda, che si coniuga egregiamente con l'esperienza imprenditoriale femminile, ha particolarmente colpito la giuria del Premio: Fabiana, giovane laureata, lascia la metropoli per scommettere tutto nella sua Puglia, restaurando una masseria di famiglia. Ogni piatto realizzato nella cucineria ha una storia da raccontare, raccolta nel ricettario sopravvissuto al tempo e alle stagioni delle donne, le Sante Muse. Oggi è un polo culturale con un suggestivo anfiteatro abbracciato da 700 olivi secolari dove si svolgono laboratori creativi per bambini e percorsi guidati in cui scoprire cultivar dimenticate, una lombricaia e gli orti verticali. A Sante Le Muse l'agricoltura si coniuga con la cultura e la poesia.
Nella categoria Agri-Web si aggiudica il Premio Bandiera Verde CIA la Casa Vinicola Apollonio di Monteroni di Lecce (LE), un'azienda che attraverso il lavoro, l’impegno e il sacrificio di quattro generazioni ha meritato il titolo di “Impresa Storica d’Italia”; nel 2020 festeggerà i 150 anni e oggi si producono vini di altissima qualità, all'insegna dell'innovazione e dell'internazionalizzazione, che esprimono appieno il territorio. Della strategia di valorizzazione territoriale fa parte l’iniziativa Premio Apollonio, destinata ai pugliesi capaci di distinguersi in campo artistico, culturale e sportivo: da Gianrico Carofiglio a Giuliano Sangiorgi fino a Ferzan Ozpetek.
Sul podio, tra i premi destinati alle iniziative strategiche extra-aziendali, nella categoria Agri-Folk, anche Borgoinfesta, il Festival EcoSolidale dell’Associazione 'Ngracalati di Borgagne, frazione del comune di Melendugno in provincia di Lecce. Borgoinfesta è la vetrina di una terra, il Salento, che punta al suo riscatto consapevole della sua bellezza ma altrettanto delle enormi problematiche che da anni affliggono l’ambiente, la sua agricoltura e la sua biodiversità. L’iniziativa nasce con l’intento di esaltare l’essere Comunità con al centro i valori che ruotano intorno alla terra e alle sue radici. Megafono di tutte quelle voci che attraverso poliedriche interpretazioni artistico-culturali-sociali-solidali e d’integrazione, raccontano quel delicatissimo rapporto tra uomo e uomo e tra uomo e terra mediante il linguaggio universale della cultura.
È stato assegnato un riconoscimento speciale alla memoria di Mario Di Cristo, imprenditore del settore ortofrutticolo della provincia di Taranto, vittima di un'aggressione a Policoro a settembre scorso, un gesto simbolico, da parte della Confederazione, per mostrare la vicinanza alla famiglia tragicamente colpita dal lutto e per onorare la figura di Mario, un imprenditore di successo che ha fatto del lavoro e dell'impegno quotidiano le sue ragioni di vita.
«Siamo orgogliosi del successo delle nostre aziende che si impongono a livello nazionale e internazionale – ha affermato il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba – I riconoscimenti assegnati costituiscono un'ulteriore certificazione di qualità ed eccellenza. Sono i nostri ambasciatori del Made in Puglia nel mondo che incarnano le caratteristiche dell'agroalimentare 100% italiano».
È festa nei territori premiati. «Il Salento primeggia nelle diverse categorie – afferma il presidente provinciale Benedetto Accogli – Ad emergere è l'espressione più pura della nostra terra, quella autentica degli agriturismi, del folclore, della cultura e dell'innovazione. Siamo fieri dei risultati conseguiti dalle nostre realtà in questa edizione».
Motivo di vanto e orgoglio anche il primo posto assoluto per Castellaneta.
«Sosteniamo con convinzione la crociata di Francesco Valentino Dibenedetto affinché l'Humus diventi Patrimonio dell'Umanità, uno dei temi essenziali per la vita sul nostro pianeta portato all'attenzione europea lo scorso 20 marzo in occasione del convegno "Natural Wines and Wheat" – afferma il presidente CIA Due Mari Pietro De Padova – Ci associamo al suo appello e la sua azienda rappresenta un modello virtuoso, simbolo di un intero territorio che vuole rigenerarsi a partire dalla terra».