Alcuni degli accusati, sempre secondo le indagini, avevano anche fatto riferimento ad una disponibilità di armi ed esplosivi e avevano condotto attività di reclutamento attraverso i propri account social.
Tra i coinvolti nella progettazione del fantomatico movimento figura anche un pluripregiudicato calabrese, ex "legionario" ed esponente di spicco della 'ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e già referente di Forza Nuova per il ponente ligure.