Venezia, Conte: "Fino 5mila euro ai privati, 20mila agli esercenti". Di Maio: "Mose obsoleto"

(credits: Governo.it)
VENEZIA - Venezia, dopo 48 ore da incubo, può finalmente tirare il respiro. Oggi la laguna si è risvegliata con il sole, cielo limpido e temperatura più rigida, perchè lo scirocco non c'è. Dopo l'emergenza per la mareggiata che ha creato gravi danni inizierà la vera e propria conta dei danni. Non tutto è ancora alle spalle, però, perchè se ieri sera la massima si è fermata sotto gli 80 centimetri, le previsioni parlano oggi di un altro picco significativo, 125 centimetri sul medio mare (alle 10.50), con la possibilità che le zone più basse, come San Marco, siano nuovamente allagate. A Venezia c'è anche il premier Giuseppe Conte, che dopo la riunione operativa di ieri sera e la visita a San Marco, oggi dovrebbe incontrare anche i commercianti della città.

Oggi a Palazzo Chigi il Cdm straordinario alle 16:30 per la dichiarazione dello stato di emergenza. "Per Venezia c'è un impegno a 360 gradi, c'è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere". Così all'Ansa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte uscendo dall'hotel nel quale ha dormito stanotte.

Alla domanda se l'impegno per finire il Mose basterà, "Speriamo, confidiamo di sì, è un'opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale, ora va completata e poi manutenuta". E ai veneziani: "Siamo vicini a voi e speriamo di prevenire queste situazioni drammatiche, perchè non si ripetano più".

(credits: Governo.it)
Intanto - ha annunciato Conte - verrà convocato il 26 novembre il Comitatone interministeriale per la salvaguardia di Venezia.

L'Italia e Venezia stanno "vivendo ore drammatiche" e "questo è il momento di stare vicino ai veneti, ma non possiamo far finta di non vedere che qualcuno ha delle colpe e chi ce le ha deve pagare. Non possono essere sempre i cittadini a pagare il conto degli errori politici". Così il leader del M5s Luigi Di Maio che continua: opere come il Mose sono "nate vecchie e infarcite di tangenti e corruzione" ma "ora, benché non sia la migliore soluzione possibile, va terminata al più presto per proteggere Venezia subito".
Nuova Vecchia

Modulo di contatto