Aida Cooper: ''Il mio omaggio alla grande Mimì'

(credits: D.Tortini)
MILANO - Aida Cooper ci presenta il suo nuovo album Kintsugi Amica Mia' in cui rende omaggio alla sua grande amica, Mia Martini. Dal disco è stato estratto il brano 'Spaccami il cuore', scritto da Paolo Conte, attualmente in rotazione radiofonica.  

Corista per Loredana Bertè, Aida Cooper è una delle maggiori cantanti blues italiane: ha collaborato con i più importanti nomi della musica leggera italiana tra i quali: Mina, Zucchero Fornaciari, Eros Ramazzotti, Anna Oxa, Fausto Leali, Riccardo Cocciante, Edoardo Bennato, Francesco De Gregori, Franco Simone, Iva Zanicchi.


Da cosa deriva il titolo dell’album?
Kintsugi è l'antica arte giapponese di ricostruire ciò che si rompe rinsaldando i cocci, ricoprendo le giunzioni con del materiale nobile: oro, argento, platino. L’idea è di aggiungere valore ad una ricostruzione. Rinsaldare fortemente. Trovare motivi più forti per continuare, per andare avanti e oltre. Non è detto che tutto quello che si rompe debba lasciare solo cocci irrecuperabili.

Chi era per lei Mimì?
Una grande amica ed un punto di riferimento. Mimì è stata una Donna piena nel senso di forte e coraggiosa. Una silenziosa combattente contro le male lingue. Ogni scelta è stata una sua scelta, sicuramente solitaria anche se importante e comunque riusciva a farla apparire normale. Anche quando in guerra con sé stessa, è lei a decidere. Mimì è una dolce e cara Amica che non giudica mai, che sa ascoltare ed abbraccia i problemi caricandosi anche quelli degli altri. Una grande umanità.

Che ricordi conserva di lei?
Ricordo le cene in giro con amici, le spaghettate in piena notte, la passione di Mimì per tutto quello che era vero strumento da lavoro, tenaglie, pinze... La lettura comune degli articoli sui giornali la mattina. Il caffè a letto. L’affetto che ci legava per il suo cane Movie che era diventato nostro compagno inseparabile. Ricordo quei momenti pieni di allegria. Un periodo vitale anche nei momenti meno facili.


Una delle sue canzoni che le è più a cuore?
“QUANTE VOLTE…HO CONTATO LE STELLE” la sento molto mia anche nel significato, soprattutto per le esperienze personali. E’ un testo che sposta un po’ i termini della classica canzone d’amore. L’attenzione si pone sul confine sottile che esiste tra amore e amicizia e sull’ambiguità che può crearsi in certi rapporti. Questa canzone già da prima dell’uscita del disco l’avevo scelta per il pezzo in cui mi esibisco durante il tour di Loredana Bertè. Anche DONNA mi è particolarmente cara; l’ho cantata durante gli ultimi tour di Loredana, tra l’altro in pieno periodo di denuncia e rivolta contro i femminicidi.

Quelle rimaste fuori dal disco?
Potrei dire che avendo durante questi anni cantato quasi tutto di Mimì facilmente e quasi a caso ho pescato a piene mani dal Suo repertorio, ma così non è stato. Per amore e quindi per rispetto ho volutamente scelto brani, alcuni anche meno conosciuti, che rappresentano molto intensamente Mimì ben sapendo che avrei dovuto rendere la tensione al meglio per rendere il giusto omaggio a Mimì. Quelle fuori dal disco sono tantissime e tutte comunque di grande spessore.

Delle nuove generazioni, ci sono artisti che si avvicinano al suo talento?
Qualcosa si muove ma molto dipenderà dall’evoluzione di alcune. Non voglio far torto a nessuna e quindi non faccio nomi. Chiaro è che se fosse presente, se fosse arrivata, sarebbe stata subito identificata non solo da me ma anche da tutti coloro i quali seguono Mimì.

Cosa pensa della musica italiana oggi?
Questi ultimi due anni maggiormente matura e vitale. Più aperta e pronta a conoscere e a farsi conoscere, meno piegata sulla ricerca del successo. Da un certo punto di vista è anche più istruita, quasi colta; a me oggi da più speranza con le diverse sonorità e finalmente la ricerca. Mi sembra che oggi cuore, testa, i colori sono le componenti sono maggiormente presenti rispetto a qualche anno fa. Vedo pertanto una maggiore propensione dei ragazzi a curare queste componenti e a curarne meno altre meno importanti. Internet poi aiuta, è uno strumento potente se utilizzato nel modo giusto, capace di ampliare la conoscenza e non sto parlando di influncer, follower ecc. ecc.

Porterà questo disco anche in giro nei live?
Il cantiere è aperto e quindi me lo auguro di cuore. Deve essere ancora programmato ma credo che compatibilmente con gli impegni, dovremmo riuscire a schedularlo e a partire in tour.

Link videoclip - Spaccami il cuore
https://youtu.be/ZdO6TKdw3aw
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