TARANTO - "Il rilancio dell’Arsenale di Taranto, anche attraverso un consistente aumento del personale, è una buona notizia. Ho accolto con soddisfazione l’annuncio del Ministro della difesa Guerini, dell’assunzione di 300 nuove unità lavorative nell’Arsenale di Taranto, nell’ambito dell’intervento complessivo che va sotto il nome di “Cantiere Taranto”, così l'Assessore regionale Borraccino, che ha aggiunto: "Avevo avuto modo di sottolineare più volte, in passato, che va salvaguardato il ruolo pubblico delle manutenzioni che si svolgono in Arsenale, va garantito il turn over e va messo in campo un piano di formazione del personale sulle nuove unità navali, che sono tecnologicamente molto avanzate e quindi richiedono competenze altamente specializzate.
Per queste ragioni, per evitare che all'Arsenale di Taranto venisse affidato solo il compito di stazione appaltante e di controllo sui lavori, con la conseguente perdita dei lavori di manutenzione su navi ad altissime tecnologie, era necessario intervenire al più presto con un piano straordinario di assunzioni qualificate.
Se, come sembra, le 300 assunzioni annunciate si aggiungeranno alla quota spettante a Taranto, delle 294 unità di personale con profilo non dirigenziale previste dalla norma contenuta nella legge di bilancio dello scorso anno per il triennio 2019 – 2021, l’Arsenale potrà davvero avviare un serio piano di rilancio.
Va ricordato, con l’occasione, che anche nell’ambito del C.I.S. (Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’area di Taranto), che rappresenta una misura di sistema per rendere Taranto emancipata dalla monocultura dell’industria siderurgica, si prevede in linea prioritaria lo sviluppo dell’Arsenale.
Uno degli otto settori previsti dal Programma di Interventi del C.I.S. è “Recupero infrastrutturale e valorizzazione turistica Arsenale Militare”, con un importo finanziato di quasi 49 milioni di euro, al momento spesi solo in parte.
In particolare, dei lavori relativi al Recupero Infrastrutturale e adeguamenti impianti dell'Arsenale Militare, per un importo di circa 37 milioni di euro sono stati eseguiti i lavori di completamento e ristrutturazione della officina polifunzionale 1 e di adeguamento del capannone deposito temporaneo rifiuti speciali. Risultano invece in esecuzione gli interventi di adeguamento del bacino Ferrati e di ristrutturazione dell’officina 4.
Per quanto concerne invece il Progetto per la valorizzazione turistico culturale dell’Arsenale Militare, predisposto dal MIBAC e dal Ministero della Difesa e approvato dal CIPE nel dicembre 2017, esso è ancora in fase di progettazione. La prima tranche del finanziamento, di 5,7 milioni di euro, prevede fra l’altro la realizzazione dell’Entry point (punto espositivo e di accoglienza), la Mostra storica dei reperti della Marina Militare, il Museo della Civiltà del Mare, e l’esposizione e la visita di un sommergibile.
Per concludere, è appena il caso di sottolineare la necessità che questi lavori vengano compiuti al più presto. Sarebbe, questo sì, un esempio concreto di come si può superare la monocultura dell’acciaio, investendo in progetti di risanamento a impatto ambientale irrilevante, ma con risultati rilevanti sul piano culturale, turistico e di ulteriore buona occupazione".