La ‘divina’ scrittrice-poetessa Franca Fabris Angelillo mi ha chiamato giusto una settimana fa per chiedermi il cellulare di una signora che ha pubblicato con noi nel periodo in cui questo piccolo ‘mostro’, oggi indispensabile, era solo nella mente di qualche genio di scuola ‘leonardesca’ e mi ha accennato al premio in questione e del ruolo che ricopriva quale presidente della giuria di Poesia. Franca - da me conosciuta ben otto lustri fa, quando io e il marito, il filosofo Matteo Fabris, uomo di estrema, innata cortesia, gentilezza e umanità, entrammo a far parte, in una serata elegante e ‘charmant’, della famiglia dei Lions - istintivamente fa pensare a Vadim per il suo ‘E Dio creò la donna’ tanto è spiccata la sua femminilità in toto, ma essendo dotata di intelligenza, perspicacia e intuizione comprende che il tempo e le rughe, fisiche e morali, devono essere aggirate con la congenita classe che possiede e che la porta a chiedere agli altri, con naturalezza, cose non certo ‘usuali’, per cui lei ricorda spesso in dialoghi - attenzione non ho detto monologhi - telefonici, spesso interminabili e pur vivaci e piacevoli, ‘che Dio ha dotato il genere umano dell’intelligenza, affinché si rendessero conto dei propri limiti’.
Qualche giorno dopo Franca con la medesima scusa - non ti preoccupare cara ‘divina’ perfino Greta, quella famosa per il Garbo che possedeva, era afflitta da tali carenze, che voi predestinate trasformate in carezze - mi ha richiesto ancora del cellulare della gentile signora e, galvanizzata dalla mia disponibilità di tempo concessole, ha avanzato la richiesta di libri omaggio da regalare la sera della premiazione. Mi ha riferito che la presidente dell’Associazione, Cettina Fazio Bonina, le aveva affidato questo compito e che sarebbe stato bello donare anche all’on. Sgarbi, presente con una lectio magistralis sulla disperazione dei migranti, un libro particolare e originale. In Europa tutti sanno la nostra disponibilità al riguardo e le cose sono andate nel verso giusto la sera del 12 dicembre del corrente mese. Un paio di giorni dopo la ‘divina’ Franca mi ha inviato una foto (quella che vedete a corredo di queste note) in cui Sgarbi è al centro tra lei e la presidente Bonina e si può notare sulla scrivania il cofanetto contenente i due libri - 1500 pagine - dell’opera del prof. Antonio D’Eugenio dal titolo « LESSICO EROTICO INGLESE-ITALIANO Volume V L’atto d’amore’», Levante editori. All’on. abbiamo donato solo il cofanetto del V volume, ma, se interessato, possiamo donare anche i primi quattro disponendo del suo recapito.
Questo cofanetto ha destato ‘movimento’, oserei dire clamore, e molti amici mi hanno telefonato avanzando dubbi, fra il serio e l’ironico, per cui per spegnere ogni curiosità non lecita vi riporto,per sommi capi, parte dell’introduzione, scritta dall’autore, alla sua non comune fatica: «La mattina di Pentecoste di molti anni fa mi trovavo in una chiesa londinese. Dopo la lettura del vangelo, il celebrante inizia l’omelia cadenzando la frase ‘under the influence’. L’assemblea scoppia in una risatina spontanea e generale. Il testo biblico faceva riferimento all’episodio in cui gli apostoli, che per influsso dello Spirito parlavano in altre lingue, venivano accusati di essere appunto under the influence. Non riuscivo a spiegarmi l’ilarità suscitata dalle parole del sacerdote, perché ignoravo il doppio senso della suddetta espressione che, essendo forma ellittica di ‘under the influence of drink’, voleva dire ‘brillo’… Durante gli anni accademici 1988-90, poi, ho avuto l’opportunità, quale ricercatore borsista, di approfondire lo studio del lessico erotico inglese all’università del Kent in Canterbury… Tabù è un vocabolo di origine polinesiana con significato di ‘tenuto lontano, severamente proibito’. Fu sentito e registrato per la prima volta a Tonga dal navigatore inglese James Cook nella seconda metà del sec. 18…Doppio senso, per esempio ‘Be busy/essere occupato’ sono una delle numerose frasi per indicarte l’attività sessuale in inglese e in italiano…In Inghilterra se dicono di qualcuno G.I.B. vogliono dire ‘Good in bed’ (bravo a letto); l’incontro intimo per l’inglese è ‘Rem in re’ ( coso nella cosa), per i francesi Rendezvous, per gli spagnoli Chocha ( gnocca); ‘Score betwseen the posts’ ( andare a canestro) sono metafore sportive in Australia e in Italia per dire che vi è stato un contatto fisico;…In conclusione si può dire che i procedimenti di copertura ed i sotterfugi allusivi si propongono di schivare, mitigare o mimetizzare voci e frasi che possono risultare socialmente, convenzionalmente o moralmente inaccettabili perché ritenute troppo crude, realistiche e imbarazzanti».
Ora per chiudere l’argomento erotico utilizzo due frase di Gervaso:« Sul sesso si può fare dello spirito ovunque, meno che a letto» e « Solo quando gli uomini partoriranno, si potrà parlare di vera uguaglianza dei sessi» ( In questo modo ritengo di aver accomunato equamente vizi e virtù). ݁
Voglio concludere queste note ricordando a Franca quanto lei fosse stata fortunata nell’incontro con il professore Matteo Fabris, morto a 88 anni come mio padre, di cui era amico e confidente; un uomo che mi ha spiegato senza fronzoli, avendolo vissuto in prima persona, il periodo delle foibe nella sua adorata Dalmazia. Carissima Franca, nonostante il suo doloroso periodo sotto Tito, il tuo bellissimo filosofo considerava una fortuna la venuta a Bari, dove aveva incontrato la donna ‘che gli ha salvato la vita’. L’anno in cui il marito della divina è giunto a Bari non era ancora nato chi sta scrivendo queste note, ma frequentando il padre di Dinko per anni, Livalca, ha compreso che l’amore, fin che dura, è il più probo, onesto e fertile sentimento di cui dispone l’Umanità. Franca è stato il totale Amore di tuo marito che ti ha permesso di fregiarti di quel titolo di ‘DIVINA’, di cui vai giustamente fiera.