di VITTORIO POLITO – È stato pubblicato recentemente il volume a cura di Maria Grazia Melucci e Dinko Fabris “Giovanni Capaldi – Un musicista intellettuale nella Bari del primo novecento” (Adda Editore).
A Giovanni Capaldi (1889-1969), musicista, pubblicista e critico musicale, è stato dedicato il primo contributo monografico a più voci a cinquant’anni della scomparsa, oltre che il catalogo della Mostra dedicata nella sua città, curata da Maria Grazia Melucci, cui si deve la prima ricostruzione biografica, che insieme ad altri studiosi riassumono le conoscenze sull’uomo e l’artista.
A Capaldi si deve l’iniziativa di far sorgere nel 1925 a Bari il Liceo Musicale “Niccolò Piccinni” con la direzione onoraria di Amilcare Zanella. Il Liceo Musicale, poi Conservatorio, che onorerà l’illustre musicista.
Il testo riporta saggi e testimonianze di Maria Grazia Melucci, Franco Chieco, Alfredo Giovine, Salvatore Pappalardo, Rino Marrone Corrado Roselli, Nicola Scardicchio, Pierfranco Moliterni Domenico Losavio, Annamaria Buonsante e Dinko Fabris.
Mi piace ricordare Ferdinando Pappalardo, che annovera fra le benemerenze di Capaldi, il rilevante contributo al movimento di opinione che si prefiggeva l’obiettivo di ottenere a Bari l’istituzione una sede universitaria.
La lettura di queste pagine, che contiene tanti documenti originali riprodotti per la prima volta in questo volume, consente di ridisegnare una personalità per troppo tempo sottovalutata e in parte dimenticata.
L’edizione si avvale delle presentazioni di Aldo Patruno, Gianpaolo Schiavo e Maruzza Capaldi.
La pubblicazione, illustrata e documentata, riporta nelle appendici, gli scritti di Giovanni Capaldi e l’indice dei Corrispondenti e dei Personaggi che compaiono nell’Archivio del musicista barese e la Bibliografia.
Maria Grazia Melucci, musicologa e presidente dell’Istituto di di Bibliografia musicale di Puglia, docente e bibliotecaria del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari.
Dinko Fabris, PhD all’Università di Londra, ha insegnato storia della musica ai Conservatori di Bari e di Napoli e dal 2018 è docente all’Università della Basilicata.
Curiosità - Si deve al Podestà di Bari, Araldo di Crollalanza, l’idea di un programma di manifestazioni cittadine – diverse dalle sagre paesane – e per la prima volta viene proposta il 7 febbraio 1928 l’esecuzione integrale di un’opera di Piccinni, la famosa “Cecchina”, diretta da Pasquale La Rotella (1880-1963). Grazie al sostegno economico di un mecenate nel 1896, La Rotella si trasferì a Milano. Il 20 gennaio 1900 fu rappresentata, al teatro Piccinni di Bari, la sua prima opera, ‘Ivan’, ripresa alcuni mesi dopo nella stagione del teatro Dal Verme di Milano.