di FRANCESCO SAVERIO DEL BUONO - Intervistiamo per la nostra rubrica Andrea Rubino, agente immobiliare di grande esperienza e titolare di una solida realtà di agenzie diffuse su tutto il territorio pugliese, attualmente Segretario nazionale dell'associazione AIR Italia – Agenti Immobiliari Riuniti.
Dr. Rubino, è stato recentemente riconfermato alla segreteria nazionale di AIR. Ci può delineare le linee guida dell'associazione e le differenze che la stessa vuole marcare rispetto alle altre associazioni di categoria degli agenti immobiliari?
Nel panorama nazionale, l’AIR Italia, rappresenta una grossa novità tra le associazioni professionali. E’ stata fondata solo pochi anni fa ma si sta imponendo e differenziando tra le associazioni, puntando su un programma di eccellenza per i servizi erogati agli associati e da un percorso di formazione, aggiornamento e specializzazione di alto livello con una esclusiva “certificazione AIR “un vero e proprio “passaporto” a garanzia di un professionista 4.0 consulente globale nella mediazione e nei servizi immobiliari. Inoltre le linee guida tracciate dal congresso nazionale, ci vedono coinvolti nel fare rete e quindi programmi sinergici con l’intera filiera dell’immobiliare, dai costruttori agli altri attori del mercato tra cui tecnici, notai, consulenti del credito. Associarsi oggi ad AIR significa essere protagonista del proprio futuro con una partecipazione attiva ed una considerazione rilevante nel proprio territorio: ogni socio può incidere sulla gestione organizzativa e politica dell’associazione ed ogni membro è importante per lo sviluppo. L’AIR non punta sul numero e sulla appartenenza passiva ma sul coinvolgimento e la rappresentanza qualitativa.
Nello scenario attuale come l'agente può affermare la sua centralità nel mercato immobiliare, anche alla luce della recente riforma della legge professionale?
La nuova normativa che va a modificare seppur parzialmente la legge professionale che ha come base la n° 39 del 3 febbraio 1989 (vera svolta epocale della professione) riporta delle interpretazioni dubbie sulle incompatibilità, anche se apre le porte alla professione, o meglio allarga le possibilità operative permettendo la “multidisciplinarietà dell’agenzia immobiliare con maggiori servizi da poter elargire alla clientela. Questa strada è percorribile se ci sarà competenza e organizzazione da parte della categoria che dovrà essere ancora più preparata. A tal riguardo, l’AIR Italia ha in programma fin dagli inizi del 2020 dei percorsi formativi gratuiti per i propri associati, corsi che toccheranno tematiche professionali ed imprenditoriali importanti e necessari per lo sviluppo non solo economico di ogni iscritto.
Recenti convenzioni con primarie società informatiche e di marketing saranno messe a disposizione di ogni associato che potrà ampliare la propria offerta di servizi.
Il mercato immobiliare tra mille difficoltà sembra dare dei minimi spiragli di ripresa. Secondo lei il legislatore potrebbe fare qualcosa per favorire la crescita?
Le compravendite e le locazioni indubbiamente incidono sulle economie delle famiglie e della società essendo, quello immobiliare un settore nevralgico delle economie nazionali e mondiali. I governanti devono essere più attenti e comprendere una buona volta, che tutte le agevolazioni che permettono maggiori scambi, nuove costruzioni e maggiori mobilità nel cambio casa, in acquisto o affitto, sono tutte azioni che mettono in moto l’economia nel suo insieme. Ridurre le tasse, agevolare le locazioni non solo abitative, rendere perenni le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e le qualificazioni o riqualificazioni degli stabili vetusti, insistere sul recupero dei vecchi quartieri e vecchi edifici oltre e muovere l’intera filiera dell’immobiliare, permetterebbe di erodere meno terra edificabile anche nel rispetto dell’ambiente.
Un agente immobiliare come lei, con una grande esperienza, che consiglio sente di dare ai colleghi che stanno iniziando la professione o aspiranti tali che intendono entrare nel settore immobiliare?
Innanzitutto approcciarsi alla professione con rispetto e serietà e comprendere se si ha la predisposizione in una attività complessa che richiede competenze tecniche e soprattutto relazionali elevate. I requisiti scolastici (diploma o laurea) non sono sufficienti ed il corso obbligatorio per effettuare l’esame abilitante, è carente in molti aspetti non solo quantitativi (100 ore). Pertanto è necessario fare uno stage conoscitivo in agenzia accreditata, studiare molto, teoria e pratica approfondendo materie che vanno dal diritto privato, estimo, urbanistica, fisco; l’area relazionale con tutte le tecniche di comunicazione e psicologia. A queste si sono aggiunte altre competenze di marketing e web marketing, oggi necessarie per meglio competere in un mercato sempre in evoluzione. Per concludere una qualità determinante: la passione per una professione che è sempre stata al servizio delle famiglie e della persona in un momento centrale della vita e che spesso ha contribuito a cambiarla!
Dr. Rubino, è stato recentemente riconfermato alla segreteria nazionale di AIR. Ci può delineare le linee guida dell'associazione e le differenze che la stessa vuole marcare rispetto alle altre associazioni di categoria degli agenti immobiliari?
Nel panorama nazionale, l’AIR Italia, rappresenta una grossa novità tra le associazioni professionali. E’ stata fondata solo pochi anni fa ma si sta imponendo e differenziando tra le associazioni, puntando su un programma di eccellenza per i servizi erogati agli associati e da un percorso di formazione, aggiornamento e specializzazione di alto livello con una esclusiva “certificazione AIR “un vero e proprio “passaporto” a garanzia di un professionista 4.0 consulente globale nella mediazione e nei servizi immobiliari. Inoltre le linee guida tracciate dal congresso nazionale, ci vedono coinvolti nel fare rete e quindi programmi sinergici con l’intera filiera dell’immobiliare, dai costruttori agli altri attori del mercato tra cui tecnici, notai, consulenti del credito. Associarsi oggi ad AIR significa essere protagonista del proprio futuro con una partecipazione attiva ed una considerazione rilevante nel proprio territorio: ogni socio può incidere sulla gestione organizzativa e politica dell’associazione ed ogni membro è importante per lo sviluppo. L’AIR non punta sul numero e sulla appartenenza passiva ma sul coinvolgimento e la rappresentanza qualitativa.
Nello scenario attuale come l'agente può affermare la sua centralità nel mercato immobiliare, anche alla luce della recente riforma della legge professionale?
La nuova normativa che va a modificare seppur parzialmente la legge professionale che ha come base la n° 39 del 3 febbraio 1989 (vera svolta epocale della professione) riporta delle interpretazioni dubbie sulle incompatibilità, anche se apre le porte alla professione, o meglio allarga le possibilità operative permettendo la “multidisciplinarietà dell’agenzia immobiliare con maggiori servizi da poter elargire alla clientela. Questa strada è percorribile se ci sarà competenza e organizzazione da parte della categoria che dovrà essere ancora più preparata. A tal riguardo, l’AIR Italia ha in programma fin dagli inizi del 2020 dei percorsi formativi gratuiti per i propri associati, corsi che toccheranno tematiche professionali ed imprenditoriali importanti e necessari per lo sviluppo non solo economico di ogni iscritto.
Recenti convenzioni con primarie società informatiche e di marketing saranno messe a disposizione di ogni associato che potrà ampliare la propria offerta di servizi.
Il mercato immobiliare tra mille difficoltà sembra dare dei minimi spiragli di ripresa. Secondo lei il legislatore potrebbe fare qualcosa per favorire la crescita?
Le compravendite e le locazioni indubbiamente incidono sulle economie delle famiglie e della società essendo, quello immobiliare un settore nevralgico delle economie nazionali e mondiali. I governanti devono essere più attenti e comprendere una buona volta, che tutte le agevolazioni che permettono maggiori scambi, nuove costruzioni e maggiori mobilità nel cambio casa, in acquisto o affitto, sono tutte azioni che mettono in moto l’economia nel suo insieme. Ridurre le tasse, agevolare le locazioni non solo abitative, rendere perenni le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e le qualificazioni o riqualificazioni degli stabili vetusti, insistere sul recupero dei vecchi quartieri e vecchi edifici oltre e muovere l’intera filiera dell’immobiliare, permetterebbe di erodere meno terra edificabile anche nel rispetto dell’ambiente.
Un agente immobiliare come lei, con una grande esperienza, che consiglio sente di dare ai colleghi che stanno iniziando la professione o aspiranti tali che intendono entrare nel settore immobiliare?
Innanzitutto approcciarsi alla professione con rispetto e serietà e comprendere se si ha la predisposizione in una attività complessa che richiede competenze tecniche e soprattutto relazionali elevate. I requisiti scolastici (diploma o laurea) non sono sufficienti ed il corso obbligatorio per effettuare l’esame abilitante, è carente in molti aspetti non solo quantitativi (100 ore). Pertanto è necessario fare uno stage conoscitivo in agenzia accreditata, studiare molto, teoria e pratica approfondendo materie che vanno dal diritto privato, estimo, urbanistica, fisco; l’area relazionale con tutte le tecniche di comunicazione e psicologia. A queste si sono aggiunte altre competenze di marketing e web marketing, oggi necessarie per meglio competere in un mercato sempre in evoluzione. Per concludere una qualità determinante: la passione per una professione che è sempre stata al servizio delle famiglie e della persona in un momento centrale della vita e che spesso ha contribuito a cambiarla!
Tags
Intervista