Intervista all'Ing. Piermaurizio Piccolo, titolare della ditta “AIR”: "La passione per l'edilizia? L'ho ereditata da mio padre"

di PIERO CHIMENTI - Giornale di Puglia ha il piacere di intervistare l’ing. Piermaurizio Piccolo, titolare della ditta “AIR dell’ing. Piermaurizio Piccolo”, pionieristica in tutto il Sud Italia in lavori su funi.

Com’è nata la tua passione per l’edilizia?
Credo di averla ereditata da mio padre. La frequentazione del suo studio tecnico e dei cantieri sin dalla giovane età, assieme alla abilità nelle materie tecniche, hanno poi fatto si che la passione diventasse professione.

Esegui i tuoi lavori senza impalcature, calandoti su funi dai palazzi. Come hai avuto questa idea?
Dopo 30 anni di attività professionale rivolta alla progettazione ed ai cantieri, complice la crisi economica iniziata nel 2008, ho avvertito un forte calo di interesse ed una grande insoddisfazione verso la professione. Da qui è nata la ricerca di qualcosa di nuovo, legata comunque al mio settore lavorativo, che fosse in grado di restituirmi quegli stimoli e quelle soddisfazioni ormai persi. Sono così approdato ai lavori su funi, una tecnica esecutiva molto particolare, già presente all’estero ed in alcune città d’Italia, che utilizza tecniche alpinistiche, in sostituzione dei tradizionali ponteggi e piattaforme aeree, per eseguire lavori di qualunque tipo a qualunque altezza. Mi sono quindi documentato, formato, ho fondato nel 2016 una mia ditta – la AIR, che già nel nome ha la sua essenza -, ho individuato e formato dei collaboratori, ed eccomi qui ad eseguire lavori edili ma non solo, a qualunque altezza, sospeso a delle funi.

Quali rischi si possono correre durante questi lavori?
Nessuno se vi è competenza e pieno rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Viceversa, anche un piccolo errore può avere delle conseguenze molto gravi.

Quali sono i vantaggi dell’eseguire i lavori su funi?
Rispetto ai tradizionali ponteggi e piattaforme aeree, una maggiore economicità e velocità di esecuzione, una totale indipendenza dagli eventuali limiti di accesso ai luoghi di lavoro, l’assenza di impatto visivo ed estetico, l’assenza di rischio di accessi indesiderati agli immobili.

Qual è il lavoro più importante che hai avuto modo di eseguire?
Ultimamente, per complessità ed impatto sulla città di Bari, lo smantellamento della struttura in acciaio della storica insegna pubblicitaria della Motta. Un gigante da 10 tonnellate di acciaio smantellate a 60 metri di altezza nel cuore della città.

Hai eseguito lavori anche fuori dalla Puglia?
Ultimamente, mi piace ricordare la messa in sicurezza di una grossa torre del 1500 in Campania. Una costruzione sul mare di un fascino e di una bellezza assolutamente rari.

Hai qualche altra passione in particolare?
Adoro il mare, che cerco di raggiungere tutte le volte che posso. Da esso ricevo tutta l’energia necessaria a svolgere al meglio il mio lavoro.

CONTACTS:
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