di VITTORIO POLITO - La WIP Edizioni ha pubblicato recentemente un libro dal sapore sportivo del giornalista professionista Massimiliano Ancona, collaboratore del “Corriere dello Sport”.
Si tratta del testo “La Bari dei baresi e altre storie…” che racconta le vicissitudini della nostra squadra quando dava spettacolo ed usciva dal campo con gli applausi… pure quando perdeva, perché giocava dignitosamente. Una squadra memorabile.
L’autore fa un’ampia disamina della storia del Bari di Enrico Catuzzi, del Bari dei baresi, ma non è solo la storia della nostra squadra di calcio, Ancona passa in rassegna le vicende sportive della nostra città , ma anche quelle che contemporaneamente si intersecavano con essa non solo a Bari, ma anche a livello nazionale, per cui si parla di presidenti della Repubblica, di Papi, del rapimento di Moro, dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II, di sequestri di persona, del totonero, del calciomercato, di politici, di Piripicchio, dei mondiali di calcio, di Coppa Italia, di Madre Teresa di Calcutta, di Portobello, dell’omicidio Petroni, della manette negli stadi, ecc. Si tratta solo di alcuni dei numerosi argomenti che l’autore passa in rassegna, con la penna del giornalista non solo sportivo ma anche storico, ricordando non solo le vicende sportive baresi, ma anche quelle nazionali. Insomma il volume non è solo per gli sportivi, ma anche per coloro che vogliono aggiornare i propri ricordi con notizie storiche aggiornate e precise.
In sostanza il libro racconta e ricorda di tutto e di più, Catuzzi è solo il pretesto per rammentare ai lettori la storia e le storie di Bari e dell’Italia.
Gianni Antonucci, storico del Bari, che firma la prefazione, ricorda quello che disse il manager dell’Inter, Helenio Herrera, a proposito di Catuzzi: “È un vero allenatore moderno, applica schemi all’avanguardia che riesce ad attuare dopo un lungo periodo di lavoro durante il quale prova e riprova gli schemi al fine di raggiungere un automatismo quasi perfetto”.
Per lettori, Ancona posta degli avvisi, prima di iniziare la lettura del testo, e fra essi mi piace ricordare che le partite di calcio, allora, si giocavano in contemporanea, che le formazioni sono quasi “poesie” che s’imparano a memoria, che i gol si vedono al 90° minuto, che i tatuaggi li hanno solo i galeotti e i marinai e, infine, che le mogli e le fidanzate dei calciatori sono mogli o fidanzate e basta. Non sono né veline, né procuratrici, né modelle e neanche ‘show-girl’.
E, non dimenticate che: “…mbacce ‘o Gardijdde abbasce ‘u cappijdde!”.
Si tratta del testo “La Bari dei baresi e altre storie…” che racconta le vicissitudini della nostra squadra quando dava spettacolo ed usciva dal campo con gli applausi… pure quando perdeva, perché giocava dignitosamente. Una squadra memorabile.
L’autore fa un’ampia disamina della storia del Bari di Enrico Catuzzi, del Bari dei baresi, ma non è solo la storia della nostra squadra di calcio, Ancona passa in rassegna le vicende sportive della nostra città , ma anche quelle che contemporaneamente si intersecavano con essa non solo a Bari, ma anche a livello nazionale, per cui si parla di presidenti della Repubblica, di Papi, del rapimento di Moro, dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II, di sequestri di persona, del totonero, del calciomercato, di politici, di Piripicchio, dei mondiali di calcio, di Coppa Italia, di Madre Teresa di Calcutta, di Portobello, dell’omicidio Petroni, della manette negli stadi, ecc. Si tratta solo di alcuni dei numerosi argomenti che l’autore passa in rassegna, con la penna del giornalista non solo sportivo ma anche storico, ricordando non solo le vicende sportive baresi, ma anche quelle nazionali. Insomma il volume non è solo per gli sportivi, ma anche per coloro che vogliono aggiornare i propri ricordi con notizie storiche aggiornate e precise.
In sostanza il libro racconta e ricorda di tutto e di più, Catuzzi è solo il pretesto per rammentare ai lettori la storia e le storie di Bari e dell’Italia.
Gianni Antonucci, storico del Bari, che firma la prefazione, ricorda quello che disse il manager dell’Inter, Helenio Herrera, a proposito di Catuzzi: “È un vero allenatore moderno, applica schemi all’avanguardia che riesce ad attuare dopo un lungo periodo di lavoro durante il quale prova e riprova gli schemi al fine di raggiungere un automatismo quasi perfetto”.
Per lettori, Ancona posta degli avvisi, prima di iniziare la lettura del testo, e fra essi mi piace ricordare che le partite di calcio, allora, si giocavano in contemporanea, che le formazioni sono quasi “poesie” che s’imparano a memoria, che i gol si vedono al 90° minuto, che i tatuaggi li hanno solo i galeotti e i marinai e, infine, che le mogli e le fidanzate dei calciatori sono mogli o fidanzate e basta. Non sono né veline, né procuratrici, né modelle e neanche ‘show-girl’.
E, non dimenticate che: “…mbacce ‘o Gardijdde abbasce ‘u cappijdde!”.