LECCE - Il consigliere regionale del M5S Antonio Trevisi ha incontrato ieri mattina, assieme al consigliere comunale di Lizzanello Antonio Parlangeli, i genitori di Marco Quarta, il 40enne affetto dalla sindrome di Duchenne, scomparso lo scorso ottobre, a tre anni di distanza dal fratello gemello Sergio, affetto dalla stessa malattia.
“Chi soffre per la malattia di un familiare e se ne prende cura quotidianamente - dichiara Trevisi - non deve essere costretto a combattere anche contro la burocrazia. Chi richiede l’esenzione dal pagamento della Tari o il bonus elettrico perché ha bisogno di usare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita di un proprio caro deve ricevere una risposta, non attendere invano mentre continua a ricevere bollette molto costose, come successo ai coniugi Quarta che devono pagare bollette per un importo totale di circa 26mila euro. Parliamo di persone costrette a lasciare il lavoro per curare i familiari o che vivono solo di pensione come in questo caso. Non è possibile che si debba chiedere l’intervento di consiglieri regionali o comunali per ottenere quello che spetta di diritto. Per quanto riguarda l’esenzione dal pagamento della Tari la questione è stata risolta oggi stesso grazie al collega Parlangeli, mentre per il bonus elettrico attendiamo ancora risposte. Disagi che si vanno ad aggiungere alle battaglie combattute in passato per garantire ai figli l’assistenza adeguata prevista dalla legge. Gli strumenti ci sono, è assurdo che tutto si blocchi solo per la burocrazia”.
“Chi soffre per la malattia di un familiare e se ne prende cura quotidianamente - dichiara Trevisi - non deve essere costretto a combattere anche contro la burocrazia. Chi richiede l’esenzione dal pagamento della Tari o il bonus elettrico perché ha bisogno di usare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita di un proprio caro deve ricevere una risposta, non attendere invano mentre continua a ricevere bollette molto costose, come successo ai coniugi Quarta che devono pagare bollette per un importo totale di circa 26mila euro. Parliamo di persone costrette a lasciare il lavoro per curare i familiari o che vivono solo di pensione come in questo caso. Non è possibile che si debba chiedere l’intervento di consiglieri regionali o comunali per ottenere quello che spetta di diritto. Per quanto riguarda l’esenzione dal pagamento della Tari la questione è stata risolta oggi stesso grazie al collega Parlangeli, mentre per il bonus elettrico attendiamo ancora risposte. Disagi che si vanno ad aggiungere alle battaglie combattute in passato per garantire ai figli l’assistenza adeguata prevista dalla legge. Gli strumenti ci sono, è assurdo che tutto si blocchi solo per la burocrazia”.