di NICOLA ZUCCARO - Il 12 dicembre 1969, con l'esplosione di un potente ordigno presso la Banca dell'Agricoltura, a Milano, in Piazza Fontana, l'Italia fa il suo ingresso nella stagione del terrore, segnata non solo dall'esplosione delle bombe. Nel corso dei 50 anni che separano da quel tragico avvenimento, degno di menzione è il ruolo ricoperto dalla città di Bari nella successiva fase inquisitoria.
Dal 10 giugno 1982 al 1 agosto del 1985 il capoluogo pugliese ospitò un nuovo processo che si concluse con l'assoluzione di Giovanni Ventura, Franco Freda, Mario Merlino e Pietro Valpreda per insufficienza di prove.
In precedenza, la Cassazione aveva annullato la sentenza di secondo grado, emessa dal Tribunale di Catanzaro nel 1981, e che aveva assolto Freda e Ventura in assenza di prove per il reato di strage e confermando le condanne di Valpreda e Merlino per associazione eversiva.
Dal 10 giugno 1982 al 1 agosto del 1985 il capoluogo pugliese ospitò un nuovo processo che si concluse con l'assoluzione di Giovanni Ventura, Franco Freda, Mario Merlino e Pietro Valpreda per insufficienza di prove.
In precedenza, la Cassazione aveva annullato la sentenza di secondo grado, emessa dal Tribunale di Catanzaro nel 1981, e che aveva assolto Freda e Ventura in assenza di prove per il reato di strage e confermando le condanne di Valpreda e Merlino per associazione eversiva.
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