TARANTO - Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, pone tutta una serie di interrogativi. “Dopo anni dallo stanziamento dei fondi, finalmente viene avviato il piano di 30 milioni di euro per le famiglie disagiate dei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola. Il piano prevede il finanziamento di iniziative volte a garantire, per tre anni, attività di sostegno assistenziali e sociali per le famiglie bisognose", dichiara Perrini.
“Ma il Ministro dello Sviluppo, il grillino Stefano Patuanelli, ha deciso di assegnarlo ai Commissari Straordinari Ilva. Già non si capisce come mai Commissari, scelti dal Governo 5 stelle, che per legge vengono nominati per risollevare (cosa che non hanno fatto) un’azienda dal tribunale fallimentare, ora devono occuparsi delle famiglie disagiate di Taranto.
“Adesso scopriamo - prosegue Perrini - che per distribuire questi 30 milioni i commissari Ilva hanno indetto, da Milano, un bando in cui in soli 10 giorni bisognava candidarsi per aiutare a scrivere il piano. Ovviamente l’ha vinto una società barese. Ma cosa ne sanno i Commissari che stanno a Milano e le agenzie baresi dei disagi delle famiglie di Taranto? Perché devono scegliere loro le famiglie da aiutare? Forse perché i commissari sono coperti da omissis e non devono pubblicare le rendicontazioni? Poi forse si sono resi conto da soli della propria incapacità, e hanno deciso di istituire per farsi aiutare a scrivere questo Piano, un ‘Comitato di Saggi’, che sempre loro nomineranno ‘scelti tra profili di altissimo spessore professionale e personale’.
“L’ultima volta che abbiamo sentito nominare il comitato dei saggi è quando Michele Emiliano con le sue solite trovate mediatiche istituì questo organismo regionale che doveva supportarlo nella macchina organizzativa, e in cui infilò attori cantanti e ballerini, senza produrre mai niente. Anche ora che finalmente si poteva aiutare le famiglie davvero disagiate del nostro territorio, anziché coinvolgere le istituzioni a loro più vicine, pensano solo al proprio tornaconto.
“Chi sono ora questi saggi di Ilva e come verranno scelti? Li prenderemo dalla piattaforma dei 5stelle o da qualche short List di Emiliano? Tutto a quattro mesi dalle elezioni. Se Michele Emiliano e i 5 stelle pensano di fare campagna elettorale distribuendo mance, non hanno capito che le famiglie pugliesi che nel disagio vivono anche per colpa loro, nonostante le difficoltà hanno una grande dignità e non si faranno comprare dalle loro regalie sotto elezioni”, conclude Perrini.
“Ma il Ministro dello Sviluppo, il grillino Stefano Patuanelli, ha deciso di assegnarlo ai Commissari Straordinari Ilva. Già non si capisce come mai Commissari, scelti dal Governo 5 stelle, che per legge vengono nominati per risollevare (cosa che non hanno fatto) un’azienda dal tribunale fallimentare, ora devono occuparsi delle famiglie disagiate di Taranto.
“Adesso scopriamo - prosegue Perrini - che per distribuire questi 30 milioni i commissari Ilva hanno indetto, da Milano, un bando in cui in soli 10 giorni bisognava candidarsi per aiutare a scrivere il piano. Ovviamente l’ha vinto una società barese. Ma cosa ne sanno i Commissari che stanno a Milano e le agenzie baresi dei disagi delle famiglie di Taranto? Perché devono scegliere loro le famiglie da aiutare? Forse perché i commissari sono coperti da omissis e non devono pubblicare le rendicontazioni? Poi forse si sono resi conto da soli della propria incapacità, e hanno deciso di istituire per farsi aiutare a scrivere questo Piano, un ‘Comitato di Saggi’, che sempre loro nomineranno ‘scelti tra profili di altissimo spessore professionale e personale’.
“L’ultima volta che abbiamo sentito nominare il comitato dei saggi è quando Michele Emiliano con le sue solite trovate mediatiche istituì questo organismo regionale che doveva supportarlo nella macchina organizzativa, e in cui infilò attori cantanti e ballerini, senza produrre mai niente. Anche ora che finalmente si poteva aiutare le famiglie davvero disagiate del nostro territorio, anziché coinvolgere le istituzioni a loro più vicine, pensano solo al proprio tornaconto.
“Chi sono ora questi saggi di Ilva e come verranno scelti? Li prenderemo dalla piattaforma dei 5stelle o da qualche short List di Emiliano? Tutto a quattro mesi dalle elezioni. Se Michele Emiliano e i 5 stelle pensano di fare campagna elettorale distribuendo mance, non hanno capito che le famiglie pugliesi che nel disagio vivono anche per colpa loro, nonostante le difficoltà hanno una grande dignità e non si faranno comprare dalle loro regalie sotto elezioni”, conclude Perrini.