BARI - “Il 15 novembre è prevista l'accensione dei termosifoni nelle scuole. Per tutti tranne che per gli studenti di Surbo, a cui nei mesi scorsi è stata sospesa la fornitura del gas, con addirittura i sigilli sui contatori, a causa probabilmente di un errore nel trasferimento delle fornitura a Consip. Per questo ci siamo attivati, visto che non è possibile per legge sospendere la fornitura del gas per le scuole. Ora che il debito è stato estinto, chiediamo la riattivazione immediata del riscaldamento nelle scuole che non possono rimanere per altro tempo al freddo e di consentire agli studenti, ai docenti e al personale di poter svolgere la propria attività nelle opportune condizioni ambientali”, lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi che insieme al Meetup 5 Stelle per Surbo ha effettuato questa mattina un sopralluogo nella scuola elementare “Vincenzo Ampolo”, una delle strutture didattiche rimasta senza gas e quindi senza riscaldamento da tre settimane.
“La sospensione del gas nelle scuole è stata probabilmente conseguenza di errori nella compilazione contrattuale sia in fase di stipula che nel passaggio delle forniture dal mercato di salvaguardia a Consip - spiega il consigliere - al di là delle vicende burocratiche che hanno portato a questa situazione, il problema è che non si sarebbero dovuto apporre i sigilli agli impianti, trattandosi di scuole. Elemento questo che non risultava nel contratto, per cui oltre a generare questo errore si potrebbe esser verificato un aumento di costi. Già oggi abbiamo segnalato sia ai fornitori che in Prefettura la vicenda e domani incontreremo - dichiara Trevisi - il commissario straordinario Carlo Sessa per risolvere i problemi relativi ai contratti di fornitura e capire quali siano stati i passaggi della vicenda. Ci impegneremo - conclude - per risolvere il prima possibile questa situazione. Inoltre, verificheremo se ci siano i requisiti per poter applicare l’IVA agevolata nei pagamenti per le strutture scolastiche, che porterebbe anche un consistente risparmio economico nelle casse del Comune".
“La sospensione del gas nelle scuole è stata probabilmente conseguenza di errori nella compilazione contrattuale sia in fase di stipula che nel passaggio delle forniture dal mercato di salvaguardia a Consip - spiega il consigliere - al di là delle vicende burocratiche che hanno portato a questa situazione, il problema è che non si sarebbero dovuto apporre i sigilli agli impianti, trattandosi di scuole. Elemento questo che non risultava nel contratto, per cui oltre a generare questo errore si potrebbe esser verificato un aumento di costi. Già oggi abbiamo segnalato sia ai fornitori che in Prefettura la vicenda e domani incontreremo - dichiara Trevisi - il commissario straordinario Carlo Sessa per risolvere i problemi relativi ai contratti di fornitura e capire quali siano stati i passaggi della vicenda. Ci impegneremo - conclude - per risolvere il prima possibile questa situazione. Inoltre, verificheremo se ci siano i requisiti per poter applicare l’IVA agevolata nei pagamenti per le strutture scolastiche, che porterebbe anche un consistente risparmio economico nelle casse del Comune".