Coronavirus: Cdm dichiara stato di emergenza. Dodici ricoverati allo Spallanzani per test

ROMA - Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza della durata di sei mesi in conseguenza del rischio sanitario connesso al coronavirus. Stanziati 5 milioni di euro. I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal Ministero della Salute.

Il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha convocato il Comitato operativo della Protezione civile. Secondo quanto si apprende da fonti del governo, Speranza ha proposto al Presidente Conte il nome di Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, come Commissario per la gestione dell'emergenza corona virus.

"Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell'Oms - dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza - abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell'infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l'Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale".

La coppia cinese positiva al virus dopo essere arrivata a Milano avrebbe fatto, prima di venire a Roma, solo la tappa intermedia di Parma. Da lì avrebbe affittato un auto e sarebbe arrivata autonomamente a Roma. Dunque non avrebbe raggiunto la Capitale con mezzi di trasporto collettivi. Lo si apprende da fonti informate. I due avrebbero dunque raggiunto Roma prima della comitiva di turisti cinesi, il cui bus ieri è stato recuperato a Cassino e scortato fino allo Spallanzani. In tutto sono ricoverati 12 pazienti provenienti dalle zone della Cina. Presentano sintomi modesti e sono sottoposti a test: altri 9 sono stati isolati e già dimessi dopo il risultato negativo. Altri 20 asintomatici che hanno avuto contatti primari con la coppia sono in osservazione.
"Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi", ha affermato a Radio Capital Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'ospedale Spallanzani di Roma, l'Istituto dove sono ricoverati i 2 casi positivi trovati in Italia. "I cittadini devono stare tranquilli - spiega - perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi".

Il Coronavirus arriva così in Italia. Sono stati infatti accertati ieri sera due casi a Roma. Si tratta di due turisti cinesi arrivati ieri in Italia, che hanno passato la notte nel Grand Hotel Palatino di Roma, che conta 200 camere. "I due casi accertati sono due turisti cinesi che sono venuti nel nostro paese, i primi due casi accertati di Coronavirus", dichiara il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati", ha aggiunto Conte. E' stato chiuso il traffico aereo da e per la Cina ha precisato il presidente del Consiglio.

"Lo Spallanzani è la Bibbia in questo settore. Non c'è nessun motivo di creare panico e allarme sociale".  Sono in corso "attente verifiche per ricostruire il percorso" dei due turisti cinesi, primi casi accertati di Coronavirus in Italia, "per isolare i loro passaggi, per evitare assolutamente qualsiasi rischio ulteriore rispetto a quello già accertato", ha detto Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della Salute Roberto Speranza.

"L'insorgenza di casi di Coronavirus in Italia è "un fatto abbastanza normale se pensiamo alla statistica, visto che in Europa ci sono 10 casi", spiega il ministro della Salute Roberto Speranza, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Ci sono già dieci casi. Era abbastanza probabile, lo dicevano già da tempo i nostri scienziati".

Intanto in mattinata gli ultimi voli previsti in arrivo e in 'schedule' prima della chiusura del traffico sono atterrati agli aeroporti di Malpensa e Fiumicino. Lo sbarco dei passeggeri è avvenuto con la consueta procedura prevista dal Ministero della Salute, con i medici della Sanità aerea muniti di protezioni, tuta, guanti e maschere i quali hanno misurato la temperatura, consegnato l'apposito vademecum e richiesto a tutti di compilare una scheda con i dati sulla residenza ed eventuali spostamenti per poter tracciare i passeggeri in caso di eventuale contagio.

Anche il Pakistan, la Corea del Nord e la Kenya Airways hanno chiuso i collegamenti con la Cina. Stanno sbarcando nel frattempo dalla Costa Smeralda ormeggiata al porto di Civitavecchia i 1143 passeggeri che avrebbero dovuto sbarcare ieri e che sono rimasti bloccati a bordo per il sospetto caso di Coronavirus, poi rientrato. "A bordo c'è stata la massima tranquillità e hanno gestito le cose bene", racconta Filippo Rossi, un uomo di Monterotondo, in provincia di Roma, che è stato tra i primi a lasciare la nave.