In questi anni si è assistito ad una riduzione generale dei budget a disposizione delle famiglie, ma fortunatamente le analisi condotte da Crif che vedremo tra poco mostrano come oggi sia tornata a crescere la fiducia nel futuro e, di conseguenza, la tendenza a ricorrere per far fronte ad acquisti importanti all’accensione di un finanziamento per pagare in comode rate il bene che si desidera ricevere o regalare. Andiamo ad analizzare i dati nel dettaglio.
Italiani e finanziamenti: +8%
Basta un dato per comprendere come stiano migliorando le prospettive future di molti italiani, ovvero quello riguardante i finanziamenti attivi. Cresce infatti dell’8% la quota dei maggiorenni che hanno un prestito attivo, dato che oggi tocca il 48% della popolazione italiana.
Fortunatamente i dati analizzati da Crif dimostrano come i consumatori della Penisola siano molto responsabili, visto che solitamente chi decide di richiedere un finanziamento è sicuro di poter pagare le rate senza problemi, in caso contrario si preferisce o rimandare la spesa o chiedere aiuto ai propri familiari.
Oggi poi sul mercato si trovano diverse alternative a disposizione dei consumatori, oltre al classico prestito personale si trova un’altra formula che sta avendo un buon successo, ossia la cessione del quinto, offerta da istituti di credito come Santander ad esempio. I vantaggi di questa modalità di accesso al credito, che è a tutti gli effetti un finanziamento non finalizzato, sono principalmente due: la rata viene prelevata direttamente dalla busta paga o dalla pensione (dunque il rischio di insolvenza diminuisce drasticamente) e viene stipulata una copertura assicurativa integrata che tutela il debitore e la banca in caso di decesso o perdita del lavoro.
Da Nord a Sud, come cambiano le rate nelle regioni italiane
Sempre secondo i dati elaborati da Crif, la rata media mensile a livello nazionale è di 344 euro e ha fatto registrare un calo del 1,5% rispetto al primo semestre del 2018, ma permangono comunque alcune differenze sostanziali in base alle regioni dove risiedono i consumatori.
Gli ultimi dati del 2018 parlano chiaro: la rata più alta si è registrata in Trentino Alto Adige e ha toccato i 436 euro, seguita da Veneto (396€) e Lombardia (394€). Al contrario le regioni in cui gli importi da restituire sono più leggeri sono la Sardegna (289€) e la Calabria (291€).
Passando al dettaglio provinciale, i residenti a Bolzano risultano essere quelli con una rata mensile più alta, dato che in media rimborsano mensilmente 519 euro, mentre una situazione diametralmente opposta la si trova a Reggio Calabria, dove la rata media si ferma a soli 270 euro.
Italiani e finanziamenti: +8%
Basta un dato per comprendere come stiano migliorando le prospettive future di molti italiani, ovvero quello riguardante i finanziamenti attivi. Cresce infatti dell’8% la quota dei maggiorenni che hanno un prestito attivo, dato che oggi tocca il 48% della popolazione italiana.
Fortunatamente i dati analizzati da Crif dimostrano come i consumatori della Penisola siano molto responsabili, visto che solitamente chi decide di richiedere un finanziamento è sicuro di poter pagare le rate senza problemi, in caso contrario si preferisce o rimandare la spesa o chiedere aiuto ai propri familiari.
Oggi poi sul mercato si trovano diverse alternative a disposizione dei consumatori, oltre al classico prestito personale si trova un’altra formula che sta avendo un buon successo, ossia la cessione del quinto, offerta da istituti di credito come Santander ad esempio. I vantaggi di questa modalità di accesso al credito, che è a tutti gli effetti un finanziamento non finalizzato, sono principalmente due: la rata viene prelevata direttamente dalla busta paga o dalla pensione (dunque il rischio di insolvenza diminuisce drasticamente) e viene stipulata una copertura assicurativa integrata che tutela il debitore e la banca in caso di decesso o perdita del lavoro.
Da Nord a Sud, come cambiano le rate nelle regioni italiane
Sempre secondo i dati elaborati da Crif, la rata media mensile a livello nazionale è di 344 euro e ha fatto registrare un calo del 1,5% rispetto al primo semestre del 2018, ma permangono comunque alcune differenze sostanziali in base alle regioni dove risiedono i consumatori.
Gli ultimi dati del 2018 parlano chiaro: la rata più alta si è registrata in Trentino Alto Adige e ha toccato i 436 euro, seguita da Veneto (396€) e Lombardia (394€). Al contrario le regioni in cui gli importi da restituire sono più leggeri sono la Sardegna (289€) e la Calabria (291€).
Passando al dettaglio provinciale, i residenti a Bolzano risultano essere quelli con una rata mensile più alta, dato che in media rimborsano mensilmente 519 euro, mentre una situazione diametralmente opposta la si trova a Reggio Calabria, dove la rata media si ferma a soli 270 euro.
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Economia