LECCE - “Nell’Asl Lecce cambiano i direttori generali ma la musica è sempre la stessa, segno evidente che non c’è la volontà tecnica e politica di superare le annose problematiche del pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi, aggravate dalla mancata riorganizzazione della medicina territoriale. Più volte ho avuto modo di parlare con primari e personale medico del pronto soccorso ed è sempre emersa la carenza di personale come uno dei problemi fondamentali. La situazione che si è venuta a creare fa sì che sia a rischio la sicurezza non solo dei pazienti ma anche del personale medico e infermieristico, sottoposto a turni massacranti e a stress psicofisici fuori dall’ordinario”. Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Cristian Casili, a seguito dell’emergenza nel pronto soccorso leccese, alle prese con carenza di personale e medici che, sottoposti a un carico di responsabilità e lavoro eccessivo, lasciano il servizio in alcuni casi dopo neanche un mese di attività.
“Emiliano è stato più volte ragguagliato su queste criticità ma, evidentemente, è più attratto dai tagli dei nastri, come quello riguardante il Dea di Lecce. Peccato che la stessa nuova struttura - prosegue il consigliere pentastellato - potrebbe trasformarsi in una foglia di fico qualora non si potenzi, all’interno del pronto soccorso, il personale medico, infermieristico e Oss, e non si incrementino i posti letto, con locali adeguati che, attualmente, sono completamente insufficienti. Drammatica, ad esempio, la situazione del triage, dove non bastano due sportelli e si creano code soffocanti. Se non si interviene il rischio concreto, paventato da più operatori, è quello clinico, con un flusso di pazienti sempre più in aumento a fronte di strutture e spazi assolutamente inadeguati a garantire un’offerta sanitaria sicura. Al direttore generale Rollo – conclude Casili - si chiede maggiore attenzione a queste problematiche, risolvendo una volta per tutte le questioni che fanno soffrire il triage e il pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi”./comunicato
“Emiliano è stato più volte ragguagliato su queste criticità ma, evidentemente, è più attratto dai tagli dei nastri, come quello riguardante il Dea di Lecce. Peccato che la stessa nuova struttura - prosegue il consigliere pentastellato - potrebbe trasformarsi in una foglia di fico qualora non si potenzi, all’interno del pronto soccorso, il personale medico, infermieristico e Oss, e non si incrementino i posti letto, con locali adeguati che, attualmente, sono completamente insufficienti. Drammatica, ad esempio, la situazione del triage, dove non bastano due sportelli e si creano code soffocanti. Se non si interviene il rischio concreto, paventato da più operatori, è quello clinico, con un flusso di pazienti sempre più in aumento a fronte di strutture e spazi assolutamente inadeguati a garantire un’offerta sanitaria sicura. Al direttore generale Rollo – conclude Casili - si chiede maggiore attenzione a queste problematiche, risolvendo una volta per tutte le questioni che fanno soffrire il triage e il pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi”./comunicato