LECCE - È stata costituita l’Agroalimentare di Confartigianato Imprese Lecce, l’organismo dedicato alla filiera dell’industria agroalimentare che punta a elevare qualitativamente l’offerta dei prodotti locali in sinergia con il tessuto imprenditoriale del Salento, accrescendone competenze e professionalità .
Il presidente della nuova categoria è l’imprenditore Vincenzo Vadrucci, responsabile della cooperativa “Agromea”. I membri del direttivo sono Alessandro Coricciati, Gabriele Petracca e Damiano Tarantino.
«Dobbiamo integrare la forza delle imprese artigianali con le imprese di trasformazione primaria, sviluppando le interazioni tra il settore dell’artigianato e il settore dell’agricoltura – spiega il presidente Vincenzo Vadrucci -. La Xylella ha avuto sul nostro territorio un impatto devastante, per questo dobbiamo offrire alle imprese locali l’opportunità di rivedere il proprio futuro. L’idea è quella di proporre soluzioni alternative, diversificando le colture, con l’obiettivo di creare nuovi prodotti con il marchio Salento. Per questo è di fondamentale importanza ricercare nuove coltivazioni che meglio si adattino alle condizioni climatiche e ambientali del territorio. Tale ricerca dovrà andare di pari passo con una formazione delle professionalità specifiche del settore, un supporto costante agli agricoltori e con l’utilizzo di nuovi impianti e tecnologie».
La nuova categoria Agroalimentare di Confartigianato Imprese Lecce si pone come obiettivo quello di mettere in rete le imprese locali, anche al fine di attrarre nuove risorse economiche, sia a livello regionale che in ambito nazionale.
«Dobbiamo riuscire a utilizzare per intero i fondi che il Ministero ha messo a disposizione con il “Piano per la rigenerazione olivicola della Puglia colpita da Xylella”, presentando progetti all’altezza dell’attuale offerta del mercato di riferimento – conclude il presidente Vincenzo Vadrucci -. Il rischio, paventato da qualcuno, è che il Salento non sarà in grado di sfruttare questi investimenti. Invece, come sistema Salento, dobbiamo dimostrare capacità di integrazione, dialogo e collaborazione tra istituzioni, associazioni e mondo dell’impresa, così da sfruttare a pieno le risorse e le capacità in campo».
Il presidente della nuova categoria è l’imprenditore Vincenzo Vadrucci, responsabile della cooperativa “Agromea”. I membri del direttivo sono Alessandro Coricciati, Gabriele Petracca e Damiano Tarantino.
«Dobbiamo integrare la forza delle imprese artigianali con le imprese di trasformazione primaria, sviluppando le interazioni tra il settore dell’artigianato e il settore dell’agricoltura – spiega il presidente Vincenzo Vadrucci -. La Xylella ha avuto sul nostro territorio un impatto devastante, per questo dobbiamo offrire alle imprese locali l’opportunità di rivedere il proprio futuro. L’idea è quella di proporre soluzioni alternative, diversificando le colture, con l’obiettivo di creare nuovi prodotti con il marchio Salento. Per questo è di fondamentale importanza ricercare nuove coltivazioni che meglio si adattino alle condizioni climatiche e ambientali del territorio. Tale ricerca dovrà andare di pari passo con una formazione delle professionalità specifiche del settore, un supporto costante agli agricoltori e con l’utilizzo di nuovi impianti e tecnologie».
La nuova categoria Agroalimentare di Confartigianato Imprese Lecce si pone come obiettivo quello di mettere in rete le imprese locali, anche al fine di attrarre nuove risorse economiche, sia a livello regionale che in ambito nazionale.
«Dobbiamo riuscire a utilizzare per intero i fondi che il Ministero ha messo a disposizione con il “Piano per la rigenerazione olivicola della Puglia colpita da Xylella”, presentando progetti all’altezza dell’attuale offerta del mercato di riferimento – conclude il presidente Vincenzo Vadrucci -. Il rischio, paventato da qualcuno, è che il Salento non sarà in grado di sfruttare questi investimenti. Invece, come sistema Salento, dobbiamo dimostrare capacità di integrazione, dialogo e collaborazione tra istituzioni, associazioni e mondo dell’impresa, così da sfruttare a pieno le risorse e le capacità in campo».