ROMA - “Il 28 febbraio prossimo scade la terza rata della ‘rottamazione ter’ e le imprese aderenti, non solo dei territori direttamente colpiti, potrebbero avere grandi difficoltà a rispettare la scadenza. Il Governo, impegnato col decreto per la sospensione di tasse e bollette delle popolazioni colpite, valuti seriamente la possibilità di rinviare l’imminente scadenza della rata della ‘rottamazione ter’”
Lo dichiara il deputato PD Ubaldo Pagano, membro della Commissione Bilancio della Camera dei deputati.
“Da questa mattina moltissime imprese che esportano beni e servizi al Nord, segnalano un forte rallentamento dei pagamenti. Alcune di queste hanno giustamente manifestato i loro timori perché la contrazione degli incassi dovuta a questa complessa circostanza potrebbe rendere molto difficile il pagamento della terza rata della ‘rottamazione ter’, con la gravissima conseguenza della perdita di tutti i benefici derivanti.” – continua Pagano – “Se è fondamentale predisporre al più presto il decreto per sospendere le incombenze fiscali e permettere alle zone colpite una rapida ripresa delle attività economiche, è altrettanto doveroso provvedere al contenimento dei danni collaterali di questa situazione.”
“Per queste ragioni – conclude il deputato dem – ho sollecitato il governo a intervenire in tal senso, per evitare che centinaia e centinaia di altre aziende di ogni parte d’Italia debbano subire le costosissime conseguenze del delicato momento che stiamo attraversando.”
Lo dichiara il deputato PD Ubaldo Pagano, membro della Commissione Bilancio della Camera dei deputati.
“Da questa mattina moltissime imprese che esportano beni e servizi al Nord, segnalano un forte rallentamento dei pagamenti. Alcune di queste hanno giustamente manifestato i loro timori perché la contrazione degli incassi dovuta a questa complessa circostanza potrebbe rendere molto difficile il pagamento della terza rata della ‘rottamazione ter’, con la gravissima conseguenza della perdita di tutti i benefici derivanti.” – continua Pagano – “Se è fondamentale predisporre al più presto il decreto per sospendere le incombenze fiscali e permettere alle zone colpite una rapida ripresa delle attività economiche, è altrettanto doveroso provvedere al contenimento dei danni collaterali di questa situazione.”
“Per queste ragioni – conclude il deputato dem – ho sollecitato il governo a intervenire in tal senso, per evitare che centinaia e centinaia di altre aziende di ogni parte d’Italia debbano subire le costosissime conseguenze del delicato momento che stiamo attraversando.”