BUENOS AIRES - La Puglia è la terra che l’ha vista esordire e crescere, ma la stilista andriese Isabella Di Matteo si sta conquistando un posto di primo piano sullo scenario internazionale del fashion. Quella di Buenos Aires è stata solo l’ultima delle esperienze che stanno conducendo la firma pugliese ad un successo inatteso fino a qualche anno fa.
Reduce dal premio "Mad Mood Milano Fashion Week", vinto lo scorso autunno nel corso della Fashion week milanese, Isabella Di Matteo ha debuttato lo scorso sabato 25 gennaio, in Argentina proponendo la sua collezione couture "Woman of Light". Un appuntamento di caratura internazionale per il mondo della moda al quale lsabella ha avuto l’onore di prendere parte rappresentando l’Italia. Nel corso della sfilata, infatti, l’unica firma made in Italy era proprio la sua, affiancata da altri cinque stilisti d’alta moda argentini. Un trampolino di lancio, l’ennesimo per Isabella, per rivendicare una capacità sartoriale in cui il bel paese continua a non temere rivali.
«Guardandomi indietro – racconta Isabella Di Matteo – non avrei mai pensato di arrivare fin qui. Occasioni come quelle che mi stanno capitando negli ultimi anni stanno aprendo strade inattese per la mia carriera». Strade, che si affacciano a strapiombo sul mare quelle sulle quali hanno sfilato i capi firmati Di Matteo a Buenos Aires, nell’ambito de “La Costa Fashion Experience”, la tre giorni argentina (24, 25 e 27 gennaio) dedicata ai designer di moda più influenti sullo scenario internazionale, che ha reso ogni singola sfilata un’esperienza sensoriale.
Tra le figure di spicco del fashion anche Raoul Keil, direttore della rivista inglese “Schon Magazine”, Andrea Garmendia, direttore di “Fashion Image” e il designer Benito Fernández. A rappresentare in passerella la designer Di Matteo, Marianna Miceli, fondatrice di “Mad Mood”, il format di moda internazionale. «Grazie al programma di scambio con la Fashion week internazionale “Mad Mood” – ha spiegato la Miceli – Isabella Di Matteo sbarca in Argentina e rappresenta la moda italiana con la sua scintillante collezione».
Gli scenari bucolici, il panorama del mare e i tramonti mozzafiato che hanno fatto da sfondo all’evento hanno esaltato la bellezza dei capi che la Di Matteo ha tagliato su misura per le donne luce. Così Isabella ama descrivere le donne per le quali è pensata la collezione "Woman of Light" che, traendo ispirazione dagli anni ’60 e ’70, restituisce abiti impreziositi dai lucenti toni cromatici. In passerella Marianna Miceli ha presentato un total look dal Sapore “Made In Puglia”, arricchito dai gioielli della leccese Patrizia Cardone (La Habiatual) e dalle borse di Carmen Bastone (Le Sciccose).
«Essere invitata a rappresentare il mio paese in un evento simile – ha concluso Isabella Di Matteo – mi riempie d’orgoglio e farlo essendo una donna del sud non può che darmi la giusta carica per fare ancora bene, per continuare a vestire le donne, valorizzandone la femminilità e regalandole un po’ di luce. Lo devo a chi continua a sostenermi, lo devo alla mia amata terra, ma lo devo soprattutto alla me di qualche anno fa, una giovane donna che, in punta di piedi, cercava il suo posto nel mondo della moda. Prossima tappa, il 18 febbraio 2020!».
Reduce dal premio "Mad Mood Milano Fashion Week", vinto lo scorso autunno nel corso della Fashion week milanese, Isabella Di Matteo ha debuttato lo scorso sabato 25 gennaio, in Argentina proponendo la sua collezione couture "Woman of Light". Un appuntamento di caratura internazionale per il mondo della moda al quale lsabella ha avuto l’onore di prendere parte rappresentando l’Italia. Nel corso della sfilata, infatti, l’unica firma made in Italy era proprio la sua, affiancata da altri cinque stilisti d’alta moda argentini. Un trampolino di lancio, l’ennesimo per Isabella, per rivendicare una capacità sartoriale in cui il bel paese continua a non temere rivali.
«Guardandomi indietro – racconta Isabella Di Matteo – non avrei mai pensato di arrivare fin qui. Occasioni come quelle che mi stanno capitando negli ultimi anni stanno aprendo strade inattese per la mia carriera». Strade, che si affacciano a strapiombo sul mare quelle sulle quali hanno sfilato i capi firmati Di Matteo a Buenos Aires, nell’ambito de “La Costa Fashion Experience”, la tre giorni argentina (24, 25 e 27 gennaio) dedicata ai designer di moda più influenti sullo scenario internazionale, che ha reso ogni singola sfilata un’esperienza sensoriale.
Tra le figure di spicco del fashion anche Raoul Keil, direttore della rivista inglese “Schon Magazine”, Andrea Garmendia, direttore di “Fashion Image” e il designer Benito Fernández. A rappresentare in passerella la designer Di Matteo, Marianna Miceli, fondatrice di “Mad Mood”, il format di moda internazionale. «Grazie al programma di scambio con la Fashion week internazionale “Mad Mood” – ha spiegato la Miceli – Isabella Di Matteo sbarca in Argentina e rappresenta la moda italiana con la sua scintillante collezione».
Gli scenari bucolici, il panorama del mare e i tramonti mozzafiato che hanno fatto da sfondo all’evento hanno esaltato la bellezza dei capi che la Di Matteo ha tagliato su misura per le donne luce. Così Isabella ama descrivere le donne per le quali è pensata la collezione "Woman of Light" che, traendo ispirazione dagli anni ’60 e ’70, restituisce abiti impreziositi dai lucenti toni cromatici. In passerella Marianna Miceli ha presentato un total look dal Sapore “Made In Puglia”, arricchito dai gioielli della leccese Patrizia Cardone (La Habiatual) e dalle borse di Carmen Bastone (Le Sciccose).
«Essere invitata a rappresentare il mio paese in un evento simile – ha concluso Isabella Di Matteo – mi riempie d’orgoglio e farlo essendo una donna del sud non può che darmi la giusta carica per fare ancora bene, per continuare a vestire le donne, valorizzandone la femminilità e regalandole un po’ di luce. Lo devo a chi continua a sostenermi, lo devo alla mia amata terra, ma lo devo soprattutto alla me di qualche anno fa, una giovane donna che, in punta di piedi, cercava il suo posto nel mondo della moda. Prossima tappa, il 18 febbraio 2020!».
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