Nuovi casi in Veneto, Lombardia e Piemonte
PADOVA - Continuano ad aumentare in Italia i casi di contagio di nuovo Coronavirus (Covid-19). Cresce il numero dei contagi al Nord. Sale a 54 il numero dei contagiati in Lombardia, uno di loro, residente a Sesto San Giovanni, è ricoverato al San Raffaele di Milano. Lo ha spiegato il governatore della Regione Attilio Fontana.
Il primo morto di Coronavirus in Italia ed è un padovano. Un 78enne dei Colli Euganei, già in condizioni critiche da diverse ore, è deceduto pochi minuti fa nell'ospedale di Schiavonia, che verrà chiuso per misure precauzionali. Grave anche la donna di 67 anni. I familiari dell'anziano sono in isolamento fiduciario domiciliare e sottoposti a vigilanza quotidiana.
Intanto c'è un altro caso di contagio da Coronavirus in Veneto. E' un uomo di 67 anni, di Dolo, ricoverato ora in rianimazione a Padova. A riferirlo il presidente del Veneto, Luca Zaia. Il paziente è transitato dapprima al pronto soccorso di Mirano (Venezia), poi nella rianimazione di Dolo (Venezia), e, in seguito al peggioramento delle condizioni, è stato trasferito a Padova.
E' un uomo di 78 anni l'anziano di Sesto San Giovanni (Milano) risultato positivo al Coronavirus. L'uomo, a quanto si apprende, è ricoverato all'ospedale San Raffaele da cinque giorni.
Restano 17 i casi accertati in in Veneto. Due in Emilia Romagna e due nel Lazio. Le vittime del coronavirus sono due.
Il primo morto di Coronavirus in Italia ed è un padovano. Un 78enne dei Colli Euganei, già in condizioni critiche da diverse ore, è deceduto pochi minuti fa nell'ospedale di Schiavonia, che verrà chiuso per misure precauzionali. Grave anche la donna di 67 anni. I familiari dell'anziano sono in isolamento fiduciario domiciliare e sottoposti a vigilanza quotidiana.
Intanto c'è un altro caso di contagio da Coronavirus in Veneto. E' un uomo di 67 anni, di Dolo, ricoverato ora in rianimazione a Padova. A riferirlo il presidente del Veneto, Luca Zaia. Il paziente è transitato dapprima al pronto soccorso di Mirano (Venezia), poi nella rianimazione di Dolo (Venezia), e, in seguito al peggioramento delle condizioni, è stato trasferito a Padova.
Il governatore Luca Zaia ha riunito nella sede dell’Usl Euganea l’unità di crisi che, in collegamento con il ministro Speranza e il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha adottato le misure descritte e altre «prudenziali». «L’ospedale di Schiavonia sarà chiuso e svuotato in 5-6 giorni — ha detto Zaia —. Nessuno potrà entrare, né i ricoverati saranno dimessi prima di essere stati sottoposti a tampone».
«Le attività programmate sono sospese, i ricoverati di tutti i reparti torneranno a casa dopo il risultato del test, se negativo — ha precisato la dottoressa Francesca Russo, a capo della Direzione regionale prevenzione — lo stesso vale per gli operatori sanitari venuti a contatto con i soggetti infetti. I test saranno ripetuti nei reparti che li hanno accolti, cioè pronto soccorso, Medicina, Geriatria e Terapia intensiva. Le persone che dovessero risultare sintomatiche o positive al virus saranno ricoverate, i soggetti asintomatici rimarranno in sorveglianza attiva a casa. A meno che, per tutelare i parenti, non vogliano stare in ospedale».
Intanto due treni sono fermi nelle stazioni di Lecce e Milano perché a bordo ci sarebbero due casi sospetti di coronavirus. Si tratta di un Italo da Milano per Torino e di un Freccia in partenza dalla stazione del capoluogo salentino.
«Le attività programmate sono sospese, i ricoverati di tutti i reparti torneranno a casa dopo il risultato del test, se negativo — ha precisato la dottoressa Francesca Russo, a capo della Direzione regionale prevenzione — lo stesso vale per gli operatori sanitari venuti a contatto con i soggetti infetti. I test saranno ripetuti nei reparti che li hanno accolti, cioè pronto soccorso, Medicina, Geriatria e Terapia intensiva. Le persone che dovessero risultare sintomatiche o positive al virus saranno ricoverate, i soggetti asintomatici rimarranno in sorveglianza attiva a casa. A meno che, per tutelare i parenti, non vogliano stare in ospedale».
Intanto due treni sono fermi nelle stazioni di Lecce e Milano perché a bordo ci sarebbero due casi sospetti di coronavirus. Si tratta di un Italo da Milano per Torino e di un Freccia in partenza dalla stazione del capoluogo salentino.
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