Italia in comune Puglia: il neonato gruppo regionale si presenta

BARI - “Italia in comune Puglia non è una operazione elettorale, ma un gruppo politico che nasce da una scelta maturata e consapevole di aderire a quello che molti chiamano il partito dei sindaci” – così il capogruppo regionale del neonato gruppo in Consiglio regionale, Paolo Pellegrino, nel corso delle conferenza stampa di presentazione del nuovo soggetto politico.

Pellegrino ha annunciato che il 29 febbraio sarà a Lecce Federico Pizzarotti per un tour politico, “abbiamo bisogno di riscoprire i partiti come luogo fondamentale della politica” ha detto Pellegrino.

Il 18 e 19 aprile, invece a Taranto, sarà celebrato il congresso nazionale di Italia in comune.

Adesioni convinte, quelle di Mauro Vizzino e Antonio Nunziante, ad un partito che nasce dall’impegno di amministratori locali “eroi della politica” li ha definiti il vicepresidente Nunziante. E Vizzino ha ribadito la condivisione dell’etica della politica, avendo lavorato in tutta la legislatura sul territorio alla ricerca di soluzione dei problemi.

Michele Abbaticchio vice coordinatore nazionale ha sottolineato la necessità di trasferire in Consiglio le proposte e le esperienze di tanti amministratori locali.

Rosario Cusmai, coordinatore regionale di Italia in comune Puglia ha spiegato come “questo partito faccia tesoro delle buone pratiche amministrative”.

Guest star della conferenza stampa il presidente Michele Emiliano che ha subito affermato che Italia in comune Puglia è un tentativo intelligente di interpretare il naturale riassetto della variegata comunità della coalizione di centrosinistra.

“Io non sono iscritto ad alcun partito – ha detto Emiliano – e Italia in comune con il Partito democratico rappresentano i punti cardine della coalizione, contro i sovranisti, i post fascisti, contro gli egoismi, un fronte interessante per interpretare il nostro tempo, una bella scommessa anche per attrarre i giovani”.

Italia in comune, “una sorta di evoluzione delle liste civiche”, secondo il presidente Emiliano “fondamentale per contrastare qualunque candidatura della coalizione di centrodestra che al momento si sta scannando per l’egemonia di ex democristiani acquisiti alla causa sovranista e post fascista”.

Due parola per Matteo Renzi. “Non ho mai avuto antipatia personale per Renzi – ha detto Emiliano – penso però, che andrebbe protetto da se stesso, per me non rappresenta una minaccia. Il dissenso personale che divide il centrosinistra in termini di forza non preoccupa nessuno, ci preoccupa il tema politico e si può rimediare ancora con un incontro positivo intorno ad un tavolo per discutere su ogni tema specifico, nel merito. Se si tratta di questo, se invece si sta utilizzando la Puglia per temi personalistici, allora ognuno sarà responsabile delle proprie scelte”. Parola di Emiliano.
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