TARANTO - “Ho ricevuto questa mattina, da un cittadino di Manduria, una copia di una prenotazione effettuata presso il Centro Unico Prenotazioni dell’Ospedale Marianna Giannuzzi. Per un esame delicato, una Risonanza magnetica al cervello e tronco encefalico, senza mezzo di contrasto, la data fissata, la prima utile, è giovedì 4 novembre 2021, alle ore 15.30. Uno scandalo ma non nella sanità pubblica nell’era Emiliano, quella dei mille proclami e degli altrettanti fallimenti.
Le inaugurazioni farlocche, i tagli di nastri, le promesse, gli annunci, gli effetti speciali promessi, i nuovi faraonici ospedali prossimi venturi, servono soltanto a conquistare la ribalta mediatica in maniera distorta e a nascondere sotto il tappeto la polvere di una sanità malata e disastrosa, ma non hanno alcun riscontro poi con la realtà quotidianamente vissuta dalle persone che non hanno santi a cui votarsi, con le loro cure negate, la loro assistenza non garantita, un diritto sancito dalla nostra carta costituzionale puntualmente calpestato. Se un comune cittadino si reca a un Cup di una struttura pubblica e per un esame diagnostico deve attendere 21 mese, l’assessore alla sanità di quella Regione, qualunque sia e chiunque sia, si deve dimettere, chiedendo scusa alla collettività – in questo caso, quella della provincia di Taranto, massacrata da un governo regionale inadeguato - per non aver saputo fare il suo lavoro, e per non continuare a fare ancora ulteriori danni”. Così in una nota il consigliere regionale
Luigi Morgante