BARI – Visita del vescovo di Gravina-Altamura nell’Ospedale della Murgia. Mons. Giovanni Ricchiuti questa mattina ha voluto incontrare pazienti, famiglie ed operatori sanitari del “Fabio Perinei”, invitato dal cappellano dell’Ospedale don Francesco Elia e accolto dal direttore medico, Domenico Labate.
Un momento fortemente voluto dal presule, in occasione della Giornata Mondiale del Malato, per stare accanto alle persone che attraversano una fase delicata come è quella della malattia, pazienti e familiari, ma anche per toccare con mano l’impegno quotidiano di chi si dedica all’assistenza sanitaria, personale e volontari.
Il vescovo, prima di celebrare la Santa Messa nella cappella dell’Ospedale, si è recato nei reparti di Medicina Interna, Oncologia, Neurologia-Stroke Unit, Ostetricia-Ginecologia e Pediatria per portare parole di conforto e di speranza ai ricoverati, molti dei quali anziani: «Auguriamo a tutti una pronta guarigione – ha detto – con l’aiuto dei bravi medici e infermieri dell’ospedale, che ogni giorno sono al servizio di chi soffre, assicurando le giuste cure al corpo e il necessario sostegno psicologico».
Il “travaglio” della sofferenza, ma anche quello gioioso della vita che nasce. Mons. Ricchiuti, proprio entrando in Ostetricia, ha incrociato il sorriso delle ostetriche appena uscite dalla sala parto con l’ultima nata, una bimba di 3,7 kg, e subito dopo ha salutato e benedetto le donne impegnate nel corso di preparazione al parto: «Ventri gravidi di futuro».
Un contributo particolarmente importante, quello del vescovo, sulla strada dell’umanizzazione dei luoghi di cura e delle cure stesse che l’ASL Bari e la Regione Puglia stanno perseguendo da tempo, con l’obiettivo di porre sempre più la persona al centro del sistema sanitario pubblico.
Un momento fortemente voluto dal presule, in occasione della Giornata Mondiale del Malato, per stare accanto alle persone che attraversano una fase delicata come è quella della malattia, pazienti e familiari, ma anche per toccare con mano l’impegno quotidiano di chi si dedica all’assistenza sanitaria, personale e volontari.
Il vescovo, prima di celebrare la Santa Messa nella cappella dell’Ospedale, si è recato nei reparti di Medicina Interna, Oncologia, Neurologia-Stroke Unit, Ostetricia-Ginecologia e Pediatria per portare parole di conforto e di speranza ai ricoverati, molti dei quali anziani: «Auguriamo a tutti una pronta guarigione – ha detto – con l’aiuto dei bravi medici e infermieri dell’ospedale, che ogni giorno sono al servizio di chi soffre, assicurando le giuste cure al corpo e il necessario sostegno psicologico».
Il “travaglio” della sofferenza, ma anche quello gioioso della vita che nasce. Mons. Ricchiuti, proprio entrando in Ostetricia, ha incrociato il sorriso delle ostetriche appena uscite dalla sala parto con l’ultima nata, una bimba di 3,7 kg, e subito dopo ha salutato e benedetto le donne impegnate nel corso di preparazione al parto: «Ventri gravidi di futuro».
Un contributo particolarmente importante, quello del vescovo, sulla strada dell’umanizzazione dei luoghi di cura e delle cure stesse che l’ASL Bari e la Regione Puglia stanno perseguendo da tempo, con l’obiettivo di porre sempre più la persona al centro del sistema sanitario pubblico.