BARI - “Emiliano usa espressioni a dir poco evocative di una tradizione e di uno spessore che non si intrecciano, nemmeno per sbaglio, con il suo percorso politico: sostiene, infatti, di essere l’uomo “dell’armonia”, utilizzando (anzi, abusando) dell’immagine di Pinuccio Tatarella, che proprio in tal modo si autodefinì. Ora, all’ineffabile governatore abbiamo il dovere di dire che lui è tutto tranne che questo e non lo diciamo noi, ma i fatti: è profondamente divisivo e la sua maggioranza è lacerata da spaccature che lui stesso ha infiammato. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il numero legale viene costantemente a mancare in Consiglio regionale e la sua Giunta non ha prodotto alcun risultato significativo per la Puglia. Un’intera Regione è “ostaggio” dei contrasti politici che lui irrora nella sua coalizione. Fa l’assessore a tutto, dall’agricoltura alla sanità, provocando danni gravissimi al tessuto sociale del territorio con un’atavica (e sfacciata) assenza dai problemi dei cittadini. E lui è l’uomo dell’armonia? Forse, Emiliano confonde il concetto di armonia con la capacità (o pelo sullo stomaco) di raccattare voti da qualsiasi parte provengano, senza alcuna visione politica e programmatoria, senza alcuna comunanza valoriale e senza alcun tipo di filtro. Tanto, se poi la sua accozzaglia non produce nessun risultato per la comunità e si rivela incapace di governare, poco importa per la sua “armata”… l’importante è restare saldi ai posti di comando”. Così in una nota il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.
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