PECHINO - I proprietari di animali domestici cinesi mostrano sui social media come stanno proteggendo i loro amici dal coronavirus per paura che anche loro possano contrarre la malattia. Le immagini divenute virali su internet mostrano i cittadini cinesi che offrono ai loro cani e gatti protezioni piuttosto elaborate.
Usano, infatti, maschere e vari oggetti di uso quotidiano, inclusi sacchetti e fogli di plastica, bicchieri di carta e persino calze. Un’ignota ragazza cinese, però ha fatto di peggio, balzando nell’olimpo dei meme dopo essere stata fotografata a spasso per una non meglio definita provincia cinese con un gatto al guinzaglio. Alla bestiola ha fatto indossare una mascherina a cui ha ritagliato due buchi per gli occhi.
Le foto, pubblicate qualche giorno fa su Weibo, un social network popolare in Cina, hanno subito raccolto centinaia di migliaia di reazioni. Attualmente, tuttavia, , evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non vi sono prove che dimostrino che il ceppo del coronavirus possa essere trasmesso agli animali domestici, almeno secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.
L’OMS, in una scheda pubblicata ad hoc, spiega: “Non vi sono prove che animali domestici come cani o gatti possano essere infettati dal nuovo coronavirus. In ogni caso è sempre una buona idea lavarsi le mani con acqua e sapone dopo aver toccato degli animali. Questo protegge da vati batteri comuni come E.coli e Salmonella che possono trasmettersi dagli animali all’uomo”.
Usano, infatti, maschere e vari oggetti di uso quotidiano, inclusi sacchetti e fogli di plastica, bicchieri di carta e persino calze. Un’ignota ragazza cinese, però ha fatto di peggio, balzando nell’olimpo dei meme dopo essere stata fotografata a spasso per una non meglio definita provincia cinese con un gatto al guinzaglio. Alla bestiola ha fatto indossare una mascherina a cui ha ritagliato due buchi per gli occhi.
Le foto, pubblicate qualche giorno fa su Weibo, un social network popolare in Cina, hanno subito raccolto centinaia di migliaia di reazioni. Attualmente, tuttavia, , evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non vi sono prove che dimostrino che il ceppo del coronavirus possa essere trasmesso agli animali domestici, almeno secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.
L’OMS, in una scheda pubblicata ad hoc, spiega: “Non vi sono prove che animali domestici come cani o gatti possano essere infettati dal nuovo coronavirus. In ogni caso è sempre una buona idea lavarsi le mani con acqua e sapone dopo aver toccato degli animali. Questo protegge da vati batteri comuni come E.coli e Salmonella che possono trasmettersi dagli animali all’uomo”.
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