Parte la terza serata del Festival di Sanremo, dedicata alle cover. Amadeus, in apertura, dedica un pensiero alle vittime dell'incidente ferroviario a Lodi. "Rivolgiamo un pensiero a loro e alle loro famiglie".
Michele Zarrillo, in coppia con Fausto Leali, apre la kermesse dell'Ariston. Il brano scelto è Deborah. Nella sua esibizione per la serata cover di Sanremo, il rapper Junior Cally ha scelto Vado al massimo, che propone in coppia con i Viito, e cambia il testo del brano di Vasco Rossi citando le Sardine: "In mezzo a questi pesci grossi preferisco le Sardine".
E' quindi il turno di Georgina Rodriguez, compagna di Cristiano Ronaldo, che fa la sua comparsa in abito lungo color carne tempestato di paillette, e Amadeus si improvvisa showman. Si toglie la sciarpa bianca che spicca sullo smoking di velluto nero e lascia intravedere una maglia della Juventus. "E' la più bella camiseta del mondo", dice la compagna di CR7. "Togliti la giacca, Amadeus". Riluttante, il conduttore, di nota fede interista, obbedisce e mostra la maglia, che sul retro però è nerazzurra e porta la scritta Lukaku, punta di diamante dell'attacco della squadra milanese.
Brusii all'Ariston: fa il suo ingresso nel teatro Cr7. Il conduttore omaggia il campione della Juve con un gagliardetto bianconero, ricevendone in cambio la maglia bianconera. "Ci sono campioni che appartengono a tutto il calcio", commenta l'interista Amadeus.
Nel teatro si torna a parlare di violenza contro le donne: un video punteggiato di microfoni rossi, 'Una nessuna centomila' è lo spunto per Amadeus per lanciare un grande concerto, sabato 19 settembre all'Arena Campovolo a Reggio Emilia, per raccogliere fondi per i centri anti violenza. Le testimonial sono Alessandra Amoroso, Giorgia, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa ed Emma, ciascuna con un simbolo rosso.
Entrano quindi di scena Alberto Urso e Ornella Vanoni, che hanno scelto La voce del silenzio per la serata delle cover. Un omaggio, in particolare, ad una delle signore della canzone italiana, che però ha tradito qualche incertezza nell'interpretazione.
Fa il suo debutto Alketa Vejsiu, nota conduttrice tv albanese, con un inno "alle donne che hanno vinto questo festival. Da cittadina del mondo, dico grazie dall'Italia che è un esempio di integrazione, accoglienza, umanismo". Saluta in albanese i suoi connazionali e poi rifà le scale di corsa al contrario, "perché questa sera salgo verso il punto più alto della mia carriera professionale".
E' l'ora dell'attesissimo Roberto Benigni, che entra all'Ariston dall'esterno, accompagnato dalla banda folkloristica Canta e sciuscia, accolto da Amadeus all'ingresso. Torna a nove anni dall'ultima esibizione. Benigni il festival lo ha anche presentato: "nel 1980, era il 30/o, ora con il 70/o raggiunto quota 100, Sanremo può andare in pensione", dice il premio Oscar. Dopo un omaggio a Fellini e Sordi nel centenario, Benigni ricorda che nell'80 "vinse Toto Cutugno, eterno secondo che arrivò primo.
"Volevo cantare una canzone e pensavo quale potesse essere. la canzone delle canzoni... e c'è: è il Cantico dei cantici". Benigni spiazza tutti e all'Ariston porta l'esegesi del testo biblico. "E' una canzone d'amore, parla d'amore fisico di due ragazzi che cantano ognuno l'amore per l'altro. Non c'è canzone più ardente. E' come avere Imagine o Yesterday dei Beatles e nessuno l'hai mai fatta in tv", spiega il comico toscano.
"Il Cantico esalta l'amore fisico. E' la vetta della poesia di tutti i i tempi - continua nel suo monologo -. Come fosse la Cappella Sistina. Un famoso rabbino disse: 'tutto il mondo e tutta la storia non valgono il giorno in cui il cantico è stato donato all'umanità".
Michele Zarrillo, in coppia con Fausto Leali, apre la kermesse dell'Ariston. Il brano scelto è Deborah. Nella sua esibizione per la serata cover di Sanremo, il rapper Junior Cally ha scelto Vado al massimo, che propone in coppia con i Viito, e cambia il testo del brano di Vasco Rossi citando le Sardine: "In mezzo a questi pesci grossi preferisco le Sardine".
E' quindi il turno di Georgina Rodriguez, compagna di Cristiano Ronaldo, che fa la sua comparsa in abito lungo color carne tempestato di paillette, e Amadeus si improvvisa showman. Si toglie la sciarpa bianca che spicca sullo smoking di velluto nero e lascia intravedere una maglia della Juventus. "E' la più bella camiseta del mondo", dice la compagna di CR7. "Togliti la giacca, Amadeus". Riluttante, il conduttore, di nota fede interista, obbedisce e mostra la maglia, che sul retro però è nerazzurra e porta la scritta Lukaku, punta di diamante dell'attacco della squadra milanese.
Brusii all'Ariston: fa il suo ingresso nel teatro Cr7. Il conduttore omaggia il campione della Juve con un gagliardetto bianconero, ricevendone in cambio la maglia bianconera. "Ci sono campioni che appartengono a tutto il calcio", commenta l'interista Amadeus.
Nel teatro si torna a parlare di violenza contro le donne: un video punteggiato di microfoni rossi, 'Una nessuna centomila' è lo spunto per Amadeus per lanciare un grande concerto, sabato 19 settembre all'Arena Campovolo a Reggio Emilia, per raccogliere fondi per i centri anti violenza. Le testimonial sono Alessandra Amoroso, Giorgia, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa ed Emma, ciascuna con un simbolo rosso.
(ANSA) |
Fa il suo debutto Alketa Vejsiu, nota conduttrice tv albanese, con un inno "alle donne che hanno vinto questo festival. Da cittadina del mondo, dico grazie dall'Italia che è un esempio di integrazione, accoglienza, umanismo". Saluta in albanese i suoi connazionali e poi rifà le scale di corsa al contrario, "perché questa sera salgo verso il punto più alto della mia carriera professionale".
E' l'ora dell'attesissimo Roberto Benigni, che entra all'Ariston dall'esterno, accompagnato dalla banda folkloristica Canta e sciuscia, accolto da Amadeus all'ingresso. Torna a nove anni dall'ultima esibizione. Benigni il festival lo ha anche presentato: "nel 1980, era il 30/o, ora con il 70/o raggiunto quota 100, Sanremo può andare in pensione", dice il premio Oscar. Dopo un omaggio a Fellini e Sordi nel centenario, Benigni ricorda che nell'80 "vinse Toto Cutugno, eterno secondo che arrivò primo.
"Volevo cantare una canzone e pensavo quale potesse essere. la canzone delle canzoni... e c'è: è il Cantico dei cantici". Benigni spiazza tutti e all'Ariston porta l'esegesi del testo biblico. "E' una canzone d'amore, parla d'amore fisico di due ragazzi che cantano ognuno l'amore per l'altro. Non c'è canzone più ardente. E' come avere Imagine o Yesterday dei Beatles e nessuno l'hai mai fatta in tv", spiega il comico toscano.
"Il Cantico esalta l'amore fisico. E' la vetta della poesia di tutti i i tempi - continua nel suo monologo -. Come fosse la Cappella Sistina. Un famoso rabbino disse: 'tutto il mondo e tutta la storia non valgono il giorno in cui il cantico è stato donato all'umanità".