Sanremo: nuovi orizzonti di luce intravede il Presidente Nazionale dei Medici Cattolici Italiani

di FILIPPO MARIA BOSCIA - I Medici Cattolici Italiani desiderano esprimere sentimenti di apprezzamento e stima ai vertici Rai e congratularsi con il conduttore del festival di Sanremo Amadeus per aver coniugato  spettacolo, comunicazione e informazione con la tutela dei valori etici rappresentati efficacemente attraverso splendidi equilibri che hanno bilanciato fragilità dei sofferenti e difesa della vita.  La organizzazione e la conduzione e la gestione delle quattro serate del Festival finalmente esce fuori da ogni opaco involucro e da ogni persistente penombra di arida e riarsa comunicazione.

Finalmente si intravedono nuovi orizzonti di luce.   Quest’anno il Festival ha rivelato la grande verità che presiede alla vita; ha incastonato le amare vicende delle umane sofferte esistenze  in una cornice di speranza, di coraggio di forza morale, di gioia e di sorriso.

Tutti abbiamo ascoltato finalmente suoni e messaggi profondi, rivelatori di profondità spesso nascoste e riservate, mai disgiunte da quella necessaria carica di inesplicabile speranza e di tanto amore. Principi di solidarietà sussidiarietà e resilienza sono stati presentati con delicata maniera; sono stati presentati  contenuti comunicativi molto graditi a tutti : delicata e commovente la visione della disabilità dell’ammalato di sla ; il guizzo del suo sguardo, la lucentezza dei suoi occhi hanno dato grande apertura a messaggi di speranza. La speranza è quello che più  di tutto gli uomini e l’umanità chiedono; il conforto è quello che i cittadini invocano: sono unici fiori di felicità nell’arida vita.

Grazie per l’evocazione del cantico dei cantici da parte del grande Benigni. Grazie per aver risottolineato che la speranza può vedere quello che non è ancora, ma che sarà. Grazie per aver trasmesso principi etici e per aver riaffermato in confronto umile e  sereno e reale, la necessità di parlare e scrivere testi in modo più adeguato e non più volgare.  Grazie per aver rivisto i testi delle canzoni, spesso causa di tanti slittamenti morali. Grazie per aver affrontato i problemi della sofferenza, della disabilità e del dolore fisico e morale mirando alla positiva rinascita etica in difesa della vita che vale ancor di più quando questa è fragile.

E’ stato un Festival di livello, pieno di contenuti etici importanti e condivisibili; esperienza da incoraggiare e da ripresentare anche nelle altre trasmissioni Rai, affinché si esca definitivamente dalla trappola di egoismi di sensazionalità e da ogni opaco involucro. La vita vale solo se si superano gli interessi delle sensibilità grossolane. Con la vastità dei problemi contemporanei, non era facile affrontare temi così complessi in un mondo disincantato, globalizzato e deprivato ormai di ogni certezza. Complimenti e plauso per tutto, anche per le melodie importanti, per le  parole curative di speranza nonché per la bella e curata scenografia.
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