BARI - La Puglia prima delle divisioni! Oggi, più che mai, c’è bisogno di restare uniti. Care sardine pugliesi, rivolgiamo un appello alla responsabilità di tutte le forze della sinistra presenti in Regione a lavorare per il bene comune, in grado di offrire un’alternativa progressista al sovranismo e al populismo da cui la nostra regione deve rimanere immune. Siamo stanchi di lotte intestine, fughe in avanti, personalismi e battaglie di retroguardia, tese ad evidenziare i dissapori e le diaspore romane anche sui territori. LA PUGLIA È PIÙ IMPORTANTE, DOBBIAMO ESSERE UNITI. Non si tratta solo di porre un argine alle destre, a un modo di fare e pensare che a Sud ha fatto male più che nel resto d’Italia, si tratta di non dimenticare venticinque anni di insulti, allusioni, volgarità gratuite e pregiudizi verso il Sud.
Sono arrivati a definirci “un peso morto”, a dire che i giovani del Mezzogiorno sono degli scansafatiche, e dopo tutto ciò ora vengono sui nostri territori a dire che per loro il Sud è una priorità. Puntano sul malessere dei nostri ragazzi, con slogan falsi e populisti, approfittando della loro fragilità, sul malcontento diffuso che affonda le radici anche nella mancanza di una sinistra unica e compatta in grado di rispondere alle emergenze vere del Sud.
Dal lavoro alle infrastrutture, all’infiltrazione mafiosa, alla salute, ai divari territoriali in istruzione, allo spopolamento, all’agricoltura, all’autonomia differenziata, il tema del Sud è centrale e rappresenta un’emergenza per il sistema paese, abbiamo già scritto al Ministro Provenzano e al ministro Boccia che incontreremo a breve, in queste ore lavoriamo ad una riflessione da porre all'attenzione di entrambi sul tema dell'autonomia differenziata e della centralità del meridione. A tal proposito diciamo già che non sarà uno scatto gratuito con le sardine, piuttosto un confronto sul quale chiediamo impegni.
Il 19 febbraio scenderemo in piazza a Lecce partendo dal tema delle Radici e di un’appartenenza che deve tornare a essere orgoglio e patrimonio di tutti. Lo faremo in occasione della visita del segretario della Lega a Lecce, non sarà una manifestazione contro ma per la coerenza e la dignità del meridione.
In quella piazza, ci piacerebbe unire l’alternativa per la Puglia del futuro, per le donne e gli uomini che vogliono amare la propria terra rivendicandone la dignità e la generosità! Così in una nota le Sardine pugliesi.
Sono arrivati a definirci “un peso morto”, a dire che i giovani del Mezzogiorno sono degli scansafatiche, e dopo tutto ciò ora vengono sui nostri territori a dire che per loro il Sud è una priorità. Puntano sul malessere dei nostri ragazzi, con slogan falsi e populisti, approfittando della loro fragilità, sul malcontento diffuso che affonda le radici anche nella mancanza di una sinistra unica e compatta in grado di rispondere alle emergenze vere del Sud.
Dal lavoro alle infrastrutture, all’infiltrazione mafiosa, alla salute, ai divari territoriali in istruzione, allo spopolamento, all’agricoltura, all’autonomia differenziata, il tema del Sud è centrale e rappresenta un’emergenza per il sistema paese, abbiamo già scritto al Ministro Provenzano e al ministro Boccia che incontreremo a breve, in queste ore lavoriamo ad una riflessione da porre all'attenzione di entrambi sul tema dell'autonomia differenziata e della centralità del meridione. A tal proposito diciamo già che non sarà uno scatto gratuito con le sardine, piuttosto un confronto sul quale chiediamo impegni.
Il 19 febbraio scenderemo in piazza a Lecce partendo dal tema delle Radici e di un’appartenenza che deve tornare a essere orgoglio e patrimonio di tutti. Lo faremo in occasione della visita del segretario della Lega a Lecce, non sarà una manifestazione contro ma per la coerenza e la dignità del meridione.
In quella piazza, ci piacerebbe unire l’alternativa per la Puglia del futuro, per le donne e gli uomini che vogliono amare la propria terra rivendicandone la dignità e la generosità! Così in una nota le Sardine pugliesi.