Si presenta a Foggia ‘Quando la Daunia bruciava’, romanzo inedito di Joseph Tusiani
FOGGIA - Venerdì 13 marzo alle ore 17,30 a Foggia nel Teatro "Umberto Giordano" nella Sala Fedora si terrà la presentazione del romanzo inedito di Joseph Tusiani “Quando la Daunia bruciava”. Il libro è edito dal Centro Documentazione Leonardo Sciascia/Archivio del Novecento.
Interventi di Anna Paola Giuliani (Assessore alla Cultura), Antonio Motta, Cosma Siani, curatori del libro. Letture di Luigi Caiafa. Coordina Piero Paciello
Joseph Tusiani è stato più volte a Roma (memorabile una tre giorni a lui dedicata nel 2004 in occasione del suo 80° anniversario ed Edizioni Cofine ha pubblicato sulla sua opera alcuni importanti libri a cura di Cosma Siani tra i quali citiamo “Le lingue dell’altrove”. Storia testi e bibliografia di Joseph Tusiani (Roma, Cofine, 2004) e “L’arte della traduzione poetica”.
Questo volume presenta un romanzo giovanile di Tusiani, da un dattiloscritto datato 18 ottobre 1949. Il lavoro rimase inedito, tranne che per un brano dal capitolo settimo, apparso a stampa col titolo “Il carrettiere” prima sul Corriere di Foggia, 18 giugno 1950, poi sulla Parola del Popolo diretta da Egidio Clemente a Chicago, aprile-giugno 1951. In data 6 agosto 1948 Tusiani scriveva al suo amico di Foggia Matteo Vigilante: «Ho cominciato un romanzo dallo sfondo meramente sammarchese, pieno di umanità. La trama di esso prende le mosse dal tragico bombardamento che subì Foggia il 22 luglio 1943». In questa cornice tragica muove la storia d’amore del capitano Arrigo Strauss (filologo illustre al seguito delle truppe tedesche d’occupazione) per Luisa Corimbo, una popolana di San Marco in Lamis, che ha il volto e il pudore delle Madonne del Beato Angelico. Impossibile riassumerne la trama, le vicende intrecciate tra invenzione e autobiografismo, perché altre storie parallele si staccano dal rivolo principale. L’una nell’altra, legate in un viluppo di situazioni umane e psicologiche incandescenti che tengono sospeso il lettore. Il romanzo si svolge su diversi piani: quello storico, culturale, umano. Il ritmo vi si adegua velocemente, ora lirico, ora tragico, ora rocambolesco.
Joseph Tusiani vive a New York da oltre settanta anni, dopo aver lasciato insieme alla madre il paese natale, San Marco in Lamis (FG), appena laureato, nel 1947. A New York conobbe il padre, emigrato poco prima che lui nascesse, e mai tornato in patria. Ha insegnato letteratura italiana in università private e pubbliche di New York, principalmente il College of Mount Saint Vincent e il Lehman College della City University of New York. Autore copioso di poesia in quattro lingue e di numerosissime traduzioni poetiche di classici italiani in inglese, fra cui ricordiamo le Rime di Dante, tutti i versi del Machiavelli, le Rime di Michelangelo, la Gerusalemme e Il mondo creato del Tasso, i Canti di Leopardi, e la prima versione mai fatta dell’intero Morgante del Pulci (1998). Vincitore del Greenwood Prize della Poetry Society of England con il poemetto “The Return” nel 1956. Negli anni ’60 è stato vicepresidente della Poetry Society of America. Nel 2015 il governatore dello stato di New York lo ha insignito del titolo di “New York State Poet Laureate Emeritus”. Vissuto a lungo nel Bronx, oggi risiede a Manhattan. Nel 2019 per i tipi del Centro Documentazione Leonardo Sciascia/ Archivio del Novecento sono usciti “Poesie per un anno (2014-2019)” e “La gloria del momento. Poesie in lingua spagnola”.
Interventi di Anna Paola Giuliani (Assessore alla Cultura), Antonio Motta, Cosma Siani, curatori del libro. Letture di Luigi Caiafa. Coordina Piero Paciello
Joseph Tusiani è stato più volte a Roma (memorabile una tre giorni a lui dedicata nel 2004 in occasione del suo 80° anniversario ed Edizioni Cofine ha pubblicato sulla sua opera alcuni importanti libri a cura di Cosma Siani tra i quali citiamo “Le lingue dell’altrove”. Storia testi e bibliografia di Joseph Tusiani (Roma, Cofine, 2004) e “L’arte della traduzione poetica”.
Questo volume presenta un romanzo giovanile di Tusiani, da un dattiloscritto datato 18 ottobre 1949. Il lavoro rimase inedito, tranne che per un brano dal capitolo settimo, apparso a stampa col titolo “Il carrettiere” prima sul Corriere di Foggia, 18 giugno 1950, poi sulla Parola del Popolo diretta da Egidio Clemente a Chicago, aprile-giugno 1951. In data 6 agosto 1948 Tusiani scriveva al suo amico di Foggia Matteo Vigilante: «Ho cominciato un romanzo dallo sfondo meramente sammarchese, pieno di umanità. La trama di esso prende le mosse dal tragico bombardamento che subì Foggia il 22 luglio 1943». In questa cornice tragica muove la storia d’amore del capitano Arrigo Strauss (filologo illustre al seguito delle truppe tedesche d’occupazione) per Luisa Corimbo, una popolana di San Marco in Lamis, che ha il volto e il pudore delle Madonne del Beato Angelico. Impossibile riassumerne la trama, le vicende intrecciate tra invenzione e autobiografismo, perché altre storie parallele si staccano dal rivolo principale. L’una nell’altra, legate in un viluppo di situazioni umane e psicologiche incandescenti che tengono sospeso il lettore. Il romanzo si svolge su diversi piani: quello storico, culturale, umano. Il ritmo vi si adegua velocemente, ora lirico, ora tragico, ora rocambolesco.
Joseph Tusiani vive a New York da oltre settanta anni, dopo aver lasciato insieme alla madre il paese natale, San Marco in Lamis (FG), appena laureato, nel 1947. A New York conobbe il padre, emigrato poco prima che lui nascesse, e mai tornato in patria. Ha insegnato letteratura italiana in università private e pubbliche di New York, principalmente il College of Mount Saint Vincent e il Lehman College della City University of New York. Autore copioso di poesia in quattro lingue e di numerosissime traduzioni poetiche di classici italiani in inglese, fra cui ricordiamo le Rime di Dante, tutti i versi del Machiavelli, le Rime di Michelangelo, la Gerusalemme e Il mondo creato del Tasso, i Canti di Leopardi, e la prima versione mai fatta dell’intero Morgante del Pulci (1998). Vincitore del Greenwood Prize della Poetry Society of England con il poemetto “The Return” nel 1956. Negli anni ’60 è stato vicepresidente della Poetry Society of America. Nel 2015 il governatore dello stato di New York lo ha insignito del titolo di “New York State Poet Laureate Emeritus”. Vissuto a lungo nel Bronx, oggi risiede a Manhattan. Nel 2019 per i tipi del Centro Documentazione Leonardo Sciascia/ Archivio del Novecento sono usciti “Poesie per un anno (2014-2019)” e “La gloria del momento. Poesie in lingua spagnola”.