BARI - "Sovraffollamento, carenza di agenti, assistenza sanitaria inadeguata". È il bilancio del sopralluogo nel carcere di Bari che Francesca Franzoso, consigliera regionale, ha effettuato ieri mattina insieme a Massimiliano Iervolino, segretario dei Radicali Italiani e Annarita Di Giorgio, di Associazione Pannella.
Il penitenziario, "Rucci" ha una capienza massima di 299 persone ma, ad oggi, ospita 435 detenuti. Di questi 150 hanno disagi psichiatrici. La struttura, del 1920, dispone anche di un carcere sanitario da 24 posti letto, con strumentazione e personale insufficiente.
"Ed è proprio la sanità, di competenza regionale, sostiene Franzoso - una delle principali note dolenti. Nessuna delle strumentazioni medico-sanitarie previste con lo stanziamento di 300 mila euro, messi in bilancio 2019 con un mio emendamento, è mai entrata nella struttura. Non solo. La Asl Bari non ha attivato un sistema unico di prenotazione, così un detenuto, per effettuare più esami diagnostici, deve essere trasferito in giorni diversi presso la struttura ospedaliera con notevole disagio per il personale penitenziario già ridotto al minimo".
"Il piano di riordino della rete ospedaliera di Emiliano prevede per questi detenuti l’attivazione presso l’Ospedale San Paolo di un reparto di medicina protetta da 16 posti letto, che ad oggi è solo sulla carta.
Una situazione esplosiva, tenuta sotto controllo solo grazie alla professionalità e agli sforzi della direttrice del Carcere, Valeria Purè" - ha continuato Franzoso.
"Le istituzioni, invece, Regione Puglia in primis, sono assenti. Invito Emiliano e Asl Bari ad attivarsi quanto prima per sanare una situazione di insopportabile emarginazione dei detenuti e restituire dignità alla vita carceraria. I diritti fondamentali non si cancellano neppure dietro le sbarre, e questo il Governatore della Puglia, che dice di aver giurato tre volte sulla Costituzione, dovrebbe saperlo". ha concluso la consigliera Francesca Franzoso.
Il penitenziario, "Rucci" ha una capienza massima di 299 persone ma, ad oggi, ospita 435 detenuti. Di questi 150 hanno disagi psichiatrici. La struttura, del 1920, dispone anche di un carcere sanitario da 24 posti letto, con strumentazione e personale insufficiente.
"Ed è proprio la sanità, di competenza regionale, sostiene Franzoso - una delle principali note dolenti. Nessuna delle strumentazioni medico-sanitarie previste con lo stanziamento di 300 mila euro, messi in bilancio 2019 con un mio emendamento, è mai entrata nella struttura. Non solo. La Asl Bari non ha attivato un sistema unico di prenotazione, così un detenuto, per effettuare più esami diagnostici, deve essere trasferito in giorni diversi presso la struttura ospedaliera con notevole disagio per il personale penitenziario già ridotto al minimo".
"Il piano di riordino della rete ospedaliera di Emiliano prevede per questi detenuti l’attivazione presso l’Ospedale San Paolo di un reparto di medicina protetta da 16 posti letto, che ad oggi è solo sulla carta.
Una situazione esplosiva, tenuta sotto controllo solo grazie alla professionalità e agli sforzi della direttrice del Carcere, Valeria Purè" - ha continuato Franzoso.
"Le istituzioni, invece, Regione Puglia in primis, sono assenti. Invito Emiliano e Asl Bari ad attivarsi quanto prima per sanare una situazione di insopportabile emarginazione dei detenuti e restituire dignità alla vita carceraria. I diritti fondamentali non si cancellano neppure dietro le sbarre, e questo il Governatore della Puglia, che dice di aver giurato tre volte sulla Costituzione, dovrebbe saperlo". ha concluso la consigliera Francesca Franzoso.