BARI - “Di messa in scena in messa in scena: oggi Emiliano ha inaugurato il primo viaggio di un treno Bari-Gargano che non esiste! Che non ci sarà domani, né nei prossimi giorni! Per il quale non sarà possibile fare il biglietto ferroviario. Non ci credete? Collegatevi con il sito delle Ferrovie del Gargano o chiamate i numeri di servizio informazioni e chiedete voi! L’inaugurazione di oggi, perciò, è solo uno spot elettorale che offende proprio gli abitanti del Gargano, ai quali in questi ultimi giorni vengono promessi collegamenti aerei, collegamenti stradali e collegamenti ferroviari che sono solo chiacchiere elettorali di un presidente disperato". Così il co-presidente del gruppo europeo ECR-FdI, Raffaele Fitto.
“Oggi, quindi, non c’è stato nessun treno Bari-Gargano, ma semplicemente un treno delle Ferrovie del Gargano che è partito da Foggia, una tratta ferroviaria già ben servita da Trenitalia, anzi gestita esclusivamente da RFI. Nessuna interoperabilità, perché questa prevede che lo stesso treno possa utilizzare reti infrastrutturali gestite da più soggetti, in questo caso, non è così. Peccato, infine, che questo servizio esisteva fino al 2011, poi fu sospeso…quindi quella di oggi non può neppure essere neppure definita una corsa sperimentale! Ma solo un grande bluff", prosegue Fitto.
“Emiliano, quindi, piuttosto che continuare a viaggiare di fantasia si occupi di verificare perché a tutt’oggi il nodo ferroviario di Bari non è stato ancora realizzato, perché solo così le ferrovie regionali pugliesi potranno essere interoperabili completamente, ma soprattutto realmente”.
LA REPLICA DI GIANNINI - A stretto giro la replica dell'assessore ai Trasporti, Giovanni Giannini: “L’ on. Fitto evidentemente non ha seguito la conferenza stampa di questa mattina e ha fatto un po’ di confusione.
Da domani non ci sarà un servizio di collegamento che porterà i treni di Ferrovie del Gargano quotidianamente in stazione a Bari centrale, perché come è stato chiaramente detto, si è trattato di una sperimentazione che ha dimostrato l’interoperabilità che esiste tra Ferrovie del Gargano e Rfi.
Ed infatti il prossimo 23 febbraio il treno partirà da Ischitella, su binari gestiti dalle Ferrovie del Gargano, per poi immettersi sulla rete di Rfi.
Quindi stamattina si è chiarito e si è specificato che non si trattava di un nuovo servizio di collegamento in regime di trasporto pubblico locale.
Quanto poi al fatto che non ci saranno collegamenti neppure in futuro, l’on. Fitto sbaglia ancora, perché ovviamente potranno essere previsti dei collegamenti tra la provincia di Foggia e la stazione di Bari, con il solo limite della compatibilità del servizio reso da Trenitalia e con l’integrazione dei contratti di servizio.
Il collegamento ferroviario con treni FdG che operava in regime di subconcessione da Trenitalia era stato interrotto nel 2011.
Dal 2011 sono infatti intervenute innovazioni normative anche sul piano della sicurezza della circolazione ferroviaria che hanno rivoluzionato il sistema, intervenendo in modo particolare proprio sul tema della uniformità dei sistemi di sicurezza della circolazione ferroviaria, condizione necessaria a rendere interoperabili le reti a STI (Specifiche Tecniche di Interoperabilità), prerogativa di una Europa sempre più unita.
L’aver creato oggi le condizioni per rendere possibile l’interoperabilità tra le due ferrovie a standard è il frutto dei finanziamenti erogati dalla Regione.
Oggi quindi abbiamo illustrato ai pugliesi il risultato del lavoro svolto, che peraltro è ancora in corso”.
“Oggi, quindi, non c’è stato nessun treno Bari-Gargano, ma semplicemente un treno delle Ferrovie del Gargano che è partito da Foggia, una tratta ferroviaria già ben servita da Trenitalia, anzi gestita esclusivamente da RFI. Nessuna interoperabilità, perché questa prevede che lo stesso treno possa utilizzare reti infrastrutturali gestite da più soggetti, in questo caso, non è così. Peccato, infine, che questo servizio esisteva fino al 2011, poi fu sospeso…quindi quella di oggi non può neppure essere neppure definita una corsa sperimentale! Ma solo un grande bluff", prosegue Fitto.
“Emiliano, quindi, piuttosto che continuare a viaggiare di fantasia si occupi di verificare perché a tutt’oggi il nodo ferroviario di Bari non è stato ancora realizzato, perché solo così le ferrovie regionali pugliesi potranno essere interoperabili completamente, ma soprattutto realmente”.
LA REPLICA DI GIANNINI - A stretto giro la replica dell'assessore ai Trasporti, Giovanni Giannini: “L’ on. Fitto evidentemente non ha seguito la conferenza stampa di questa mattina e ha fatto un po’ di confusione.
Da domani non ci sarà un servizio di collegamento che porterà i treni di Ferrovie del Gargano quotidianamente in stazione a Bari centrale, perché come è stato chiaramente detto, si è trattato di una sperimentazione che ha dimostrato l’interoperabilità che esiste tra Ferrovie del Gargano e Rfi.
Ed infatti il prossimo 23 febbraio il treno partirà da Ischitella, su binari gestiti dalle Ferrovie del Gargano, per poi immettersi sulla rete di Rfi.
Quindi stamattina si è chiarito e si è specificato che non si trattava di un nuovo servizio di collegamento in regime di trasporto pubblico locale.
Quanto poi al fatto che non ci saranno collegamenti neppure in futuro, l’on. Fitto sbaglia ancora, perché ovviamente potranno essere previsti dei collegamenti tra la provincia di Foggia e la stazione di Bari, con il solo limite della compatibilità del servizio reso da Trenitalia e con l’integrazione dei contratti di servizio.
Il collegamento ferroviario con treni FdG che operava in regime di subconcessione da Trenitalia era stato interrotto nel 2011.
Dal 2011 sono infatti intervenute innovazioni normative anche sul piano della sicurezza della circolazione ferroviaria che hanno rivoluzionato il sistema, intervenendo in modo particolare proprio sul tema della uniformità dei sistemi di sicurezza della circolazione ferroviaria, condizione necessaria a rendere interoperabili le reti a STI (Specifiche Tecniche di Interoperabilità), prerogativa di una Europa sempre più unita.
L’aver creato oggi le condizioni per rendere possibile l’interoperabilità tra le due ferrovie a standard è il frutto dei finanziamenti erogati dalla Regione.
Oggi quindi abbiamo illustrato ai pugliesi il risultato del lavoro svolto, che peraltro è ancora in corso”.