BARI - "L'aggressione a un medico, in particolare in un Pronto soccorso - dove la pressione è enorme e solo la passione, lo spirito di servizio e sacrificio, la volontà di dedicare ogni energia e mettere a disposizione la propria professionalità per assistere persone bisognose senza distinzione alcuna - rappresenta un trauma insopportabile non solo per la vittima ma per tutta la comunità. Tutte le criticità e contraddizioni del nostro sistema sanitario vengono infatti caricate sulle spalle di medici e personale che con abnegazione, in esemplare silenzio supplisce a vuoti spaventosi nelle piante organiche, a programmazioni mancate e sbagliate, e nella visione distorta e confusa di familiari e pazienti esasperati diventano responsabili di ritardi o valutazioni differenti da quelle attese.
“Un clima da tempo ben oltre qualsiasi soglia di tolleranza, che produce episodi non più episodici e occasionali, e che merita quindi non solo riflessioni e condanne, ma interventi e risposte immediate a tutela di persone quotidianamente impegnate, ventiquattro ore al giorno sette giorni su sette, a salvare vite umane. “Esprimiamo la nostra totale solidarietà e vicinanza al nostro collega aggredito a Putignano, ai suoi familiari, a quanti condividono con lui un percorso per cui vanno ringraziati, e non colpiti".