LECCE - Mentre si parla di blocco, sospensione, riduzione delle bollette per le varie utenze in un tam tam di notizie, quasi tutte false circa provvedimenti generalizzati in merito da parte del governo che purtroppo non risultano ancora emessi, le compagnie telefoniche non ci pensano neanche un po' e continuano puntualmente ad inviare agli utenti le loro fatture. E, come sovente accade, neanche l’emergenza le trattiene dal far pervenire abnormità , che se non fosse per la tragedia che vive il Paese, dovrebbero far sorgere solo ilarità .
L’ultima è quella che è capitata a Giuseppe Criseo, fondatore del noto giornale online varesepress, che in data di ieri 16 marzo e, quindi, in pieno periodo di “Emergenza Coronavirus” ha ricevuto una bolletta dell’importo di ben 0,02 euro, due centesimi per dirla a parole e ci ha tenuto a trasmettercela per far conoscere al pubblico cosa continua ad accadere nel Nostro Paese.
E se viene da ridere, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è anche l’occasione per rivolgere un accorato appello a tutti i colossi delle telecomunicazioni, dell’energia e delle forniture idriche a mettere da parte temporaneamente la logica del profitto e, quindi, a ridurre le tariffe e a sospendere, in questo momento tanto assurdo, quanto catastrofico - in assenza di un provvedimento generale in tal senso - anche la riscossione delle fatture per tutto il territorio nazionale e non solo per i comuni ricadenti nella “Zona Rossa” ed individuati nel decreto legge n.9, del 2 marzo 2020. Perché ora, la “Zona Rossa” è l’Italia intera.
L’ultima è quella che è capitata a Giuseppe Criseo, fondatore del noto giornale online varesepress, che in data di ieri 16 marzo e, quindi, in pieno periodo di “Emergenza Coronavirus” ha ricevuto una bolletta dell’importo di ben 0,02 euro, due centesimi per dirla a parole e ci ha tenuto a trasmettercela per far conoscere al pubblico cosa continua ad accadere nel Nostro Paese.
E se viene da ridere, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è anche l’occasione per rivolgere un accorato appello a tutti i colossi delle telecomunicazioni, dell’energia e delle forniture idriche a mettere da parte temporaneamente la logica del profitto e, quindi, a ridurre le tariffe e a sospendere, in questo momento tanto assurdo, quanto catastrofico - in assenza di un provvedimento generale in tal senso - anche la riscossione delle fatture per tutto il territorio nazionale e non solo per i comuni ricadenti nella “Zona Rossa” ed individuati nel decreto legge n.9, del 2 marzo 2020. Perché ora, la “Zona Rossa” è l’Italia intera.
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