BARI - Lutto nel mondo dell'editoria e della politica barese: è morto a Roma Giancarlo Aresta, era nato a Terlizzi (Bari) il 7 maggio del 1945. Docente universitario e direttore della casa editrice De Donato (culla della corrente culturale denominata "école barisienne), giornalista, è stato un dirigente del Pci a Bari fino alla svolta post 1989. E' stato anche consigliere comunale.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Aresta: “Bari perde un altro protagonista della vita politica amministrativa del suo recente passato: Giancarlo Aresta. Già docente universitario e direttore della casa editrice De Donato, fine intellettuale, giornalista e opinionista, sempre in prima linea per il pluralismo e la libertà di stampa. Giancarlo oltre al suo impegno, autorevole e appassionato, in consiglio comunale, negli anni Ottanta, sarà ricordato per le sue analisi profonde sulle dinamiche sociali e le trasformazioni della rappresentanza politica. La sua smisurata passione politica, la sua capacità di analisi, la sua coerenza e l’impegno militante lo portarono ad essere dirigente del Partito comunista, di cui è stato segretario nella nostra città negli anni difficili della contrapposizione ideologica. Consigliere comunale, attento e sensibile alle evoluzioni della società barese, fu uno dei protagonisti delle prime esperienze di governo cittadino affidate alle formazioni laiche e di sinistra. Alla moglie Alba Sasso, alle figlie Marinella e Francesca e a quanti l’hanno conosciuto e amato, a nome mio personale e della comunità barese, giungano le espressioni del nostro profondo cordoglio e affetto”.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Aresta: “Bari perde un altro protagonista della vita politica amministrativa del suo recente passato: Giancarlo Aresta. Già docente universitario e direttore della casa editrice De Donato, fine intellettuale, giornalista e opinionista, sempre in prima linea per il pluralismo e la libertà di stampa. Giancarlo oltre al suo impegno, autorevole e appassionato, in consiglio comunale, negli anni Ottanta, sarà ricordato per le sue analisi profonde sulle dinamiche sociali e le trasformazioni della rappresentanza politica. La sua smisurata passione politica, la sua capacità di analisi, la sua coerenza e l’impegno militante lo portarono ad essere dirigente del Partito comunista, di cui è stato segretario nella nostra città negli anni difficili della contrapposizione ideologica. Consigliere comunale, attento e sensibile alle evoluzioni della società barese, fu uno dei protagonisti delle prime esperienze di governo cittadino affidate alle formazioni laiche e di sinistra. Alla moglie Alba Sasso, alle figlie Marinella e Francesca e a quanti l’hanno conosciuto e amato, a nome mio personale e della comunità barese, giungano le espressioni del nostro profondo cordoglio e affetto”.
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