di NICOLA ZUCCARO - E' ripresa nel tardo pomeriggio di lunedì 9 marzo, presso il Carcere di Bari, la protesta dei detenuti per le restrizioni imposte nel contatto coi loro familiari, indicate nel Decreto del Governo dell'8 marzo.
Allo slogan "Libertà e Amnistia", intonato e ripetuto a 24 ore di distanza dalla prima sollevazione, si è unita la protesta delle famiglie dei detenuti che hanno bloccato viale Giovanni XXIII.
Due elicotteri delle Forze dell'Ordine sorvolano in queste ore la Casa Circondariale di Bari, dove il clima è surriscaldato anche per il fuoco che si eleva dalle celle per la bruciatura dei materassi.
Allo slogan "Libertà e Amnistia", intonato e ripetuto a 24 ore di distanza dalla prima sollevazione, si è unita la protesta delle famiglie dei detenuti che hanno bloccato viale Giovanni XXIII.
Due elicotteri delle Forze dell'Ordine sorvolano in queste ore la Casa Circondariale di Bari, dove il clima è surriscaldato anche per il fuoco che si eleva dalle celle per la bruciatura dei materassi.