Sarà l’Istituto Superiore di Sanità a stabilire il nesso tra infezione da Covid-19 con il decesso quando analizzerà i campioni clinici.
L’APPELLO DELLA FENEAL-UIL DI LECCE: “ORA CI ASPETTIAMO INTERVENTI PER I LAVORATORI IMPEGNATI NEI CANTIERI”- «I datori di lavoro hanno il dovere perentorio di tutelare il diritto alla salute di tutti quei lavoratori che non possono evitare di recarsi sul posto di lavoro, come i lavoratori del settore delle costruzioni». La segretaria generale della Feneal-Uil di Lecce, Paola Eposito, interviene per chiedere misure urgenti in favore dei lavoratori impegnati nei cantieri edili. «Apprezziamo la scelta del Governo di stanziare importanti risorse economiche per far fronte a questa emergenza – dice – ma adesso occorre ampliare i limiti e le possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore delle costruzioni per l’anno in corso. Mi sento di sottolineare, con preoccupazione e una certa rabbia, come i lavoratori edili siano oggi tra quelli rimasti sul fronte, nei cantieri e sulle impalcature, senza reali certezze di potersi proteggere a sufficienza dal rischio del contagio. Per loro lo slogan #iorestoacasa non vale».
«In questo momento – prosegue - bisogna sostenere con misure certe e assoluta determinazione, tutti i lavoratori e le imprese in difficoltà che operano nel comparto delle costruzioni. Resta comunque chiaro il fatto che la priorità assoluta è la salute di tutti i cittadini. Per queste ragioni, e per tutta una serie di altri motivi e dubbi, crediamo che per i cantieri occorrano dal Governo e dalle istituzioni indicazioni più specifiche e maggiore audacia, sacrificando il profitto in favore della salute». E a tal proposito, annuncia: «La mia Federazione è e resterà vigile e attiva sul territorio al fine di tutelare la salute dei nostri iscritti avviando una campagna di monitoraggio dei cantieri per controllare il rispetto delle prescrizioni necessarie a garantire la massima limitazione del rischio di contagio e, lì dove fosse necessario, non esiteremo a diffidare e denunciare quelle aziende che non fossero in linea con le precauzioni previste dalle Istituzioni e dalle autorità sanitarie. Attraverso la rete dei nostri iscritti e dei nostri delegati vigileremo i luoghi di lavoro da quelli più piccoli a quelli più grandi con l'aiuto ove necessario delle strutture pubbliche preposte che dovranno sostenerci, affiancarci e aiutarci a gestire le criticità. Ove non sussistano le condizioni sufficienti a garantire lo svolgimento delle lavorazioni siamo pronti ad attivarci per interrompere la produzione e ad attivare gli strumenti di tutela del reddito e del mantenimento dell'occupazione. Favoriremo accordi che consentano l’attuazione del lavoro agile e di ogni altra forma di flessibilità necessaria. Non accetteremo, però, decisioni unilaterali da parte delle imprese che vadano a ledere i lavoratori e far pagare loro il prezzo di questa emergenza».
In conclusione, la segretaria generale della Feneal Uil di Lecce rivolge un pensiero e un sentito ringraziamento ai medici, agli infermieri e a tutti gli operatori sanitari impegnati in questi giorni a fronteggiare l’emergenza coronavirus: «Alla fine di questa emergenza – rileva - qualcuno dovrà sentirsi responsabile della condizione in cui è stata ridotta la sanità pubblica. Un ringraziamento ci sentiamo di rivolgerlo anche all’azione delle forze dell’ordine che anche in questi momenti sono in prima linea».