Giro di vite del Governo italiano alle attività all'aperto degli italiani nel periodo di quarantena, dopo che il paese ha superato anche la Cina per numero di morti in un solo giorno - 475 sono le vittime delle ultime 24 ore, 319 delle quali in Lombardia - con la possibilità di prorogare oltre il 3 aprile le misure in atto e per tentare di arginare i comportamenti scorretti di chi ancora continua a spostarsi senza motivo, vanificando il sacrifico imposto a milioni di italiani e lo sforzo immane del sistema sanitario per contenere il coronavirus.
Secondo il premier Giuseppe Conte, "le misure restrittive funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i provvedimenti del governo - dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola - non potranno che essere prorogati". Conte invita tutti al buon senso, poi fa sapere che si lavora ad un decreto per lo sblocco di investimenti pubblici per decine di miliardi e a un intervento a tutela delle aziende strategiche italiane.
Anche dalla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, dalle colonne di Repubblica, arriva un appello perché ciascuno diventi controllore di se stesso in questi giorni, anche per evitare eventuali ulteriori restrizioni. Sono giorni cruciali, spiega Lamorgese, e tutti si devono impegnare perché l'emergenza possa essere superata. Quindi, utilizzare consapevolmente quegli spazi di movimento che ora sono consentiti, ed evitare stili di vita superficiali e disinvolti: uscire di casa soltanto se strettamente necessario.
"Dobbiamo prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all'aperto - ha detto ieri chiaramente il ministro dello Sport - Vincenzo Spadafora - Abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava la comunità scientifica, ma se l'appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti anche a porre un divieto assoluto". "Stiamo valutando - aggiunge il ministro delle Autonomie Francesco Boccia - sarà una decisione collegiale che prenderemo nei prossimi giorni".
Secondo il premier Giuseppe Conte, "le misure restrittive funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i provvedimenti del governo - dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola - non potranno che essere prorogati". Conte invita tutti al buon senso, poi fa sapere che si lavora ad un decreto per lo sblocco di investimenti pubblici per decine di miliardi e a un intervento a tutela delle aziende strategiche italiane.
Anche dalla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, dalle colonne di Repubblica, arriva un appello perché ciascuno diventi controllore di se stesso in questi giorni, anche per evitare eventuali ulteriori restrizioni. Sono giorni cruciali, spiega Lamorgese, e tutti si devono impegnare perché l'emergenza possa essere superata. Quindi, utilizzare consapevolmente quegli spazi di movimento che ora sono consentiti, ed evitare stili di vita superficiali e disinvolti: uscire di casa soltanto se strettamente necessario.
"Dobbiamo prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all'aperto - ha detto ieri chiaramente il ministro dello Sport - Vincenzo Spadafora - Abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava la comunità scientifica, ma se l'appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti anche a porre un divieto assoluto". "Stiamo valutando - aggiunge il ministro delle Autonomie Francesco Boccia - sarà una decisione collegiale che prenderemo nei prossimi giorni".