Coronavirus: medici negativi a test possono rientrare

ROMA - E' stata accolta dal Governo la norma proposta ieri dal governatore del Veneto Luca Zaia che permette ai medici posti in sorveglianza, ma non positivi al Covid-19, di rientrare al lavoro. A renderlo noto la Regione Veneto, illustrando le disposizioni dell'art.11 del nuovo decreto. Si spiega che la norma sull'isolamento "non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza", aggiungendo che questi "sospendono l'attività nel caso di sintomatoloogia respiratoria o esito positivo al Covid-19".

La nuovo formulazione - secondo la Regione - consentirà nel solo Veneto di far rientrare negli ospedali quasi 700 operatori, bloccati a casa dalla precedente norma (Decreto 23 febbraio) sull'isolamento fiduciario. Era stato proprio Zaia a lanciare l'allarme ieri al Governo, chiedendo la modifica della disposizione nazionale, dato che questa imponeva la quarantena agli operatori sanitari "in perfetta salute", ma solo perchè venuti in qualche modo a contatto con malati positivi al coronavirus.

E anche la giustizia si ferma: stop di due mesi e mezzo, il più lungo deciso finora dal governo. A mettere il sigillo è il decreto del ministro Alfonso Bonafede, che si sta definendo a Palazzo Chigi e che impone restrizioni a tribunali e procure in tutt'Italia.
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