BARI - L’appello lanciato da alcuni genitori attraverso gli organi di stampa pone con forza il problema della necessità di attuare forme efficaci di protezione per tutti coloro che possono essere definiti immunodepressi, con particolare attenzione per i bambini.
Le misure attuate per fronteggiare l’epidemia di coronavirus, in Puglia come nel resto del paese, dovrebbero consentire di limitare gli effetti del contagio, ma è necessario fare di più, stabilendo delle forme straordinarie di tutela per coloro che sono più a rischio, a partire da grandi e bambini con problemi di immunodepressione.
Per i più piccoli immunodepressi, in particolare, si pone la necessità di individuare soluzioni alternative, in tempi rapidi, per evitare che frequentino le lezioni in aula. Da qui la richiesta di coordinamento tra autorità sanitarie e scolastiche.
Occorre, insomma, uno sforzo in più, a vantaggio di chi avrebbe decisamente più problemi in caso di contagio.
Ovviamente il problema riguarda anche gli adulti, per i quali va incentivato il ricorso allo smart working, così come sta già accadendo in più parti del paese, sia in strutture pubbliche che private. Così in una nota il consigliere regionale Pino Romano, Presidente della Commissione Sanità.
Le misure attuate per fronteggiare l’epidemia di coronavirus, in Puglia come nel resto del paese, dovrebbero consentire di limitare gli effetti del contagio, ma è necessario fare di più, stabilendo delle forme straordinarie di tutela per coloro che sono più a rischio, a partire da grandi e bambini con problemi di immunodepressione.
Per i più piccoli immunodepressi, in particolare, si pone la necessità di individuare soluzioni alternative, in tempi rapidi, per evitare che frequentino le lezioni in aula. Da qui la richiesta di coordinamento tra autorità sanitarie e scolastiche.
Occorre, insomma, uno sforzo in più, a vantaggio di chi avrebbe decisamente più problemi in caso di contagio.
Ovviamente il problema riguarda anche gli adulti, per i quali va incentivato il ricorso allo smart working, così come sta già accadendo in più parti del paese, sia in strutture pubbliche che private. Così in una nota il consigliere regionale Pino Romano, Presidente della Commissione Sanità.