Coronavirus, Trevisi (M5S): “Prevedere agevolazioni sul pagamento della Tari per alberghi e strutture ricettive”

BARI - “Sono sempre più pesanti le ricadute che il settore ricettivo sta vivendo in questi giorni a causa del Coronavirus. Gli albergatori stanno risentendo fortemente delle mancate entrate dovute al crollo dei flussi turistici per le cancellazioni che arrivano da ogni parte d’Italia e del mondo. Per questo è importante prevedere misure di sostegno attraverso agevolazioni tributarie, in modo da dare un aiuto concreto agli operatori”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi che propone agevolazioni per il pagamento della TARI da parte di strutture alberghiere e di ristorazione. 

“È importante - spiega Trevisi - che i Comuni pugliesi, laddove possibile, valutino la possibilità di introdurre misure provvisorie ed eccezionali in favore delle attività produttive prevedendo, ad esempio, la sospensione della TARI per compensare i danni causati da questa emergenza. Sarebbe solo un inizio pensare al posticipo del pagamento della prima rata della TARI per alberghi, ristoranti, bar, pub, discoteche, ma anche negozi, artigiani e imprese il cui lavoro è stato messo in crisi. Il paradosso tra l’altro è dovuto al fatto che albergatori e ristoratori si ritrovino con camere e locali vuoti e quindi con una evidente minore produzione di rifiuti, ma siano comunque tenuti a versare il tributo. Eppure - continua il consigliere - soluzioni utili esistono e aspettano da tempo di essere implementate in tutti i comuni della nostra Regione, in primis la tariffazione puntuale. Infatti, i Comuni che realizzano sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico, possono prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva in luogo della Tari: la tariffazione puntuale infatti, consiste nel commisurare il pagamento alla quantità di rifiuto indifferenziato conferito al servizio pubblico da ciascuna utenza, incentivando i comportamenti virtuosi. Purtroppo la programmazione regionale in materia di rifiuti non è stata in grado in questi anni di incentivare efficacemente, come avevamo proposto nella proposta di legge Rifiuti Zero, questo modello di tariffazione che se applicato ovunque permetterebbe anche di prevenire situazioni paradossali come quella che stanno vivendo albergatori e ristoratori che si ritrovano a pagare un costi enormi senza nemmeno produrre grandi quantità di rifiuti. Questa tariffazione - conclude Trevisi - è quella che meglio risponde al principio «chi inquina paga», in quanto, anche in assenza di conferimenti, garantisce, allo stesso tempo, che ogni utenza contribuisca al costo del servizio e ottenga risparmi in caso di minori conferimenti”. 
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