L'iniziativa è firmata Miss Progress International, che ha scelto l’8 marzo per rendere pubblico il progetto realizzato con le concorrenti che hanno partecipato alla settima edizione dell’evento, svoltasi lo scorso autunno in Puglia.
Giusy Nobile, presidente dell’associazione culturale In Progress, il sodalizio no-profit che organizza l’evento e Giuseppe Borrillo, direttore del concorso, hanno voluto realizzare uno spot accolto con entusiasmo anche dalla portavoce di Amnesty International Matera, Anna Elena Viggiano.
Le statistiche parlano chiaro: ovunque, nel mondo, gli abusi e le violenze nei confronti delle donne sono un male comune a tutte le latitudini. Una donna su tre, nel corso della sua vita, subisce almeno una violenza, fisica o sessuale, spesso perpetrata dal proprio partner.
Nel video, ognuna delle Ambasciatrici del Progresso, con indosso un costume tipico delle tradizioni culturali del suo Paese di provenienza ha pronunciato, nella propria lingua, una frase breve, chiara e diretta: “no, significa no”.
Il regista, Carlo Barbalucca, ha consentito loro di scegliere se mostrare all’obiettivo rabbia, paura, sdegno o rassegnazione. Il risultato finale è un messaggio intenso, rivolto a chi si macchia di un crimine così infimo e grave. La direzione della fotografia è stata curata da Antonio Zanata, che ha anche realizzato le foto utilizzate al posto di alcune sequenze video, girate dall’operatore Davide Preite con attrezzature fornite da Massimo Cerbera per Illusia Film Studio.
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