BARI - “L’assessore regionale Mino Borraccino parla di Rifiuti con la competenza con la quale chiunque di noi parlerebbe di astrofisica nucleare. Non capendo nulla! La nota con la quale replica al centrodestra sull’impianto di Manduria non solo è ridicola - perché come sempre i componenti della Giunta Emiliano tutti colpiti da ‘fittite acuta’ tirano sempre in ballo Raffaele Fitto per qualsiasi loro errore - ma così piena di inesattezze da mettere a rischio la sua credibilità come assessore.
“Borraccino nella fretta di scaricare su Fitto le colpe confonde la vicenda legata al conferimento dell’indifferenziato nell’impianto di Manduria, con il conferimento negli impianti CDR. Quindi, quando accusa il Governo Fitto di essere la causa dell’aumento del costo del conferimento nell’impianto di Manduria, da 108 a 141 euro a tonnellata, non solo dimostra di non conoscere il Ciclo dei Rifiuti, ma non sa neppure che il contenzioso relativo all’impianto CDR di Cavallino si è già chiuso lo scorso anno con un atto del direttore generale dell’AGER, Gianfranco Grandaliano.
“La verità è che questo governo targato Emiliano, del quale Borraccino è protagonista, sui Rifiuti ha registrato uno dei più grandi fallimenti di questa Regione: siamo ancora in attesa di un fantomatico Piano di Rifiuti del quale si sente solo parlare. Ricordiamo a Borraccino e sodali che ai tempi di Fitto fu approvato un Piano in un solo anno e nei tre anni successivi approvato i progetti, messi a gara e aggiudicati! Poi sono arrivati loro, il centrosinistra e da allora è stato il caos… che ha comportato per i cittadini pugliesi il pagamento della TARI fra le più alte d’Italia”. Così in una nota i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola (componente Commissione Ambiente) e del tarantino Renato Perrini.
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