di VITTORIO POLITO - I superstiziosi sono sempre molto attenti ai segni dai quali cercare indicazioni, ivi compresi i giorni della settimana, le date, i mesi ed anche gli anni… bisestili.
L’anno bisestile, secondo alcuni, è portatore di sciagure, infatti si dice “anno bisesto, anno funesto”, ma così non è se si tiene conto degli avvenimenti accaduti, anche nell’anno appena trascorso, come guerre, terremoti, tsunami, il ponte di Genova, tutte cose che accadono sempre e in certi casi addebitabili all’uomo, proprio come Genova e qualcuno dice che anche il covid-19 è frutto di un errore cinese.
La storia dell’anno bisestile parte da Giulio Cesare nel 46 a.C. che decise di riformare il Calendario “Numiano” (da Re Numia), che si basava sull’anno lunare e aveva solo 344 giorni. Del nuovo calendario si interessò l’astrologo Sosigene che realizzò il Calendario “Giuliano” basato sull’anno solare con una media di 365 giorni, più un quarto. In ogni caso l’evolversi dei calendari non dicono nulla sulla tradizione del “nefasto” anno bisestile.
Dal tono tipicamente ironico e sarcastico, il cosiddetto pensiero “murphologico” fu messo nero su bianco nel 1988 da Arthur Bloch, umorista e scrittore statunitense, che pubblicò “La legge di Murphy”, libro a cui seguirono diverse edizioni.
Per legge di Edward Aloysius Murphy (1918-1990), si intende un insieme di detti popolari provenienti dalla cultura occidentale che si può riassumere in una precisa formula: “se qualcosa può andar male, lo farà”, i quali hanno dato vita a moltissimi principi.
Il pensiero murphologico associa la legge delle probabilità e dei grandi numeri alla vita quotidiana: benché sia indesiderabile e improbabile che un determinato evento (solitamente negativo e sgradevole) accada, esso in realtà si verifica sempre.
La cronaca riporta fatti straordinari avvenuti negli anni bisestili, non più eccezionali di quelli che capitano negli anni normali.
Capita che negli anni bisestili si registrano guerre, crisi, pestilenze, epidemie, come sta avvenendo oggi nel mondo con il coronavirus, ma certi eventi capitano anche negli anni non bisestili. Qualcuno lo attribuisce ad interferenze di spiriti cosmici.
Gli anni bisestili sono ritenuti di cattivo augurio per i raccolti, gli uomini e le gestanti. Negativi gli anni che hanno un mese con due lune ed iniziano di venerdì o quelli che hanno come combinazione il 9 (es. 1800, 1809, 1998, 2007). Per i friulani erano pessimi gli anni che iniziavano di martedì, per gli abruzzesi quelli che finiscono per 9. In Romagna gli agricoltori credevano che gli anni successivi ai bisestili non fossero propizi alla riproduzione delle piante.
Negli Stati Uniti esiste una strana profezia che condanna a morire il presidente prima di essere arrivato alla fine del mandato, se eletto “nel quinto degli anni bisestili”. A questo proposito si registra la morte, mentre erano in carica dei presidenti che erano stati eletti nel 1840, 1860, 1880, 1900, 1920, 1940, 1960: William Harrison, Abraham Lincoln, James Garfield, William McKinley, John Kennedy.
Per cui c’è poco da stare allegri ad essere presidenti negli anni bisestili, e per prudenza, sarebbe bene non farsi eleggere.
In ogni caso è bene tener presente che secondo Edmund Burk (1729-1797), “La superstizione è la religione degli spiriti deboli”.
L’anno bisestile, secondo alcuni, è portatore di sciagure, infatti si dice “anno bisesto, anno funesto”, ma così non è se si tiene conto degli avvenimenti accaduti, anche nell’anno appena trascorso, come guerre, terremoti, tsunami, il ponte di Genova, tutte cose che accadono sempre e in certi casi addebitabili all’uomo, proprio come Genova e qualcuno dice che anche il covid-19 è frutto di un errore cinese.
La storia dell’anno bisestile parte da Giulio Cesare nel 46 a.C. che decise di riformare il Calendario “Numiano” (da Re Numia), che si basava sull’anno lunare e aveva solo 344 giorni. Del nuovo calendario si interessò l’astrologo Sosigene che realizzò il Calendario “Giuliano” basato sull’anno solare con una media di 365 giorni, più un quarto. In ogni caso l’evolversi dei calendari non dicono nulla sulla tradizione del “nefasto” anno bisestile.
Dal tono tipicamente ironico e sarcastico, il cosiddetto pensiero “murphologico” fu messo nero su bianco nel 1988 da Arthur Bloch, umorista e scrittore statunitense, che pubblicò “La legge di Murphy”, libro a cui seguirono diverse edizioni.
Per legge di Edward Aloysius Murphy (1918-1990), si intende un insieme di detti popolari provenienti dalla cultura occidentale che si può riassumere in una precisa formula: “se qualcosa può andar male, lo farà”, i quali hanno dato vita a moltissimi principi.
Il pensiero murphologico associa la legge delle probabilità e dei grandi numeri alla vita quotidiana: benché sia indesiderabile e improbabile che un determinato evento (solitamente negativo e sgradevole) accada, esso in realtà si verifica sempre.
La cronaca riporta fatti straordinari avvenuti negli anni bisestili, non più eccezionali di quelli che capitano negli anni normali.
Capita che negli anni bisestili si registrano guerre, crisi, pestilenze, epidemie, come sta avvenendo oggi nel mondo con il coronavirus, ma certi eventi capitano anche negli anni non bisestili. Qualcuno lo attribuisce ad interferenze di spiriti cosmici.
Gli anni bisestili sono ritenuti di cattivo augurio per i raccolti, gli uomini e le gestanti. Negativi gli anni che hanno un mese con due lune ed iniziano di venerdì o quelli che hanno come combinazione il 9 (es. 1800, 1809, 1998, 2007). Per i friulani erano pessimi gli anni che iniziavano di martedì, per gli abruzzesi quelli che finiscono per 9. In Romagna gli agricoltori credevano che gli anni successivi ai bisestili non fossero propizi alla riproduzione delle piante.
Negli Stati Uniti esiste una strana profezia che condanna a morire il presidente prima di essere arrivato alla fine del mandato, se eletto “nel quinto degli anni bisestili”. A questo proposito si registra la morte, mentre erano in carica dei presidenti che erano stati eletti nel 1840, 1860, 1880, 1900, 1920, 1940, 1960: William Harrison, Abraham Lincoln, James Garfield, William McKinley, John Kennedy.
Per cui c’è poco da stare allegri ad essere presidenti negli anni bisestili, e per prudenza, sarebbe bene non farsi eleggere.
In ogni caso è bene tener presente che secondo Edmund Burk (1729-1797), “La superstizione è la religione degli spiriti deboli”.
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