BRINDISI - “La sospensione dei percorsi Covid-19 all’interno dell'Ospedale Perrino di Brindisi da parte della Asl rappresenta una vera e propria resa nei confronti di una gestione sanitaria regionale che ha fatto acqua da tutte le parti, palesando la totale incapacità di Emiliano nel momento più critico della storia pugliese. Era chiaro che la struttura del Perrino non fosse, come denunciato più volte da medici e dalle organizzazioni sindacali, adeguata alla predisposizione di percorsi separati Covid da quelli No-Covid, e altrettanto chiara è apparsa l’incompetenza di Emiliano nel non aver previsto, subito dopo la prima ed immediata fase emergenziale, una struttura più idonea che potesse tutelare adeguatamente e nel tempo operatori, pazienti e cittadini”. È il duro il commento del consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti sul piano ospedaliero Coronavirus.
“La stragrande maggioranza dei contagiati nella provincia di Brindisi - prosegue il pentastellato - proviene dal sistema sanitario, ciò vuol semplicemente dire che ci sono gravi responsabilità da parte della Regione Puglia nella gestione ospedaliera dell’emergenza e non certo degli operatori che ancora oggi si trovano a dover far fronte con professionalità e senso di abnegazione alle criticità giornaliere. Il piano ospedaliero anti Covid manca di senso pratico e di conoscenza delle strutture del nostro territorio e questa, purtroppo, non è una novità. Sappiamo tutti che la decisione di rendere il ‘Perrino’ Centro Covid sia stata una scelta obbligata, logica conseguenza di tagli alla sanità locale che sono iniziati con Fitto e continuano con Emiliano. Sono stati chiusi ospedali in nome di una finta riconversione e il risultato è che manca del tutto l’assistenza territoriale. Alla vigilia della fase 2, il rischio contagio nella nostra provincia rimane ancora troppo elevato, tale da compromettere probabilmente un ritorno alla normalità in linea con le altre province pugliesi. I dati di questi giorni, le denunce sindacali, le proteste degli operatori sanitari e le paure dei cittadini sono, senza possibilità di smentita, la prova di quanto Emiliano non conosca il nostro territorio e l’evidenza di quanto, i consiglieri regionali di maggioranza della provincia di Brindisi, abbiano abdicato alla tutela dei propri cittadini a favore di rassicuranti ritorni elettorali. Emiliano sa come è strutturato l'ospedale Perrino? È mai venuto a visitarlo? È a conoscenza delle reali difficoltà nell’isolare i percorsi in quella struttura e della carenza di personale? Perché i concorsi per il personale non sono stati espletati a suo tempo? Forse si voleva conservare lo strumento elettorale da utilizzare al momento del bisogno? La situazione critica dal punto di vista della gestione e del contenimento dei contagi all’interno degli ospedali pugliesi potrebbe vanificare gli sforzi di tutti i cittadini che da giorni stanno a casa. Se non si vuol lasciare ancora una volta Brindisi al suo triste destino è importante un cambio di passo e che tutte le forze si concentrino adesso sulla nostra provincia, aumentando la percentuale di tamponi, con comunicazioni più precise e veloci a medici curanti, Prefetti, Sindaci e forze dell'ordine; un reset dei percorsi Covid e valide ed immediate alternative, concordate con gli operatori sanitari tutti; maggiore assistenza e controllo dei pazienti positivi in isolamento domiciliare e dei loro contatti più stretti. C’è la necessità - conclude - che i cittadini riacquistino fiducia nella sanità locale affinché il peso non venga scaricato sulle professionalità e sugli sforzi degli operatori sanitari. A nulla servono i gesti di ringraziamento se li si lascia poi lavorare in queste condizioni. Oggi la provincia di Brindisi paga ancora una volta le scelte di una politica regionale assente e che non conosce il territorio. Ora è tempo di agire compatti per contrastare il Coronavirus, ma presto verrà anche il tempo delle responsabilità”.
“La stragrande maggioranza dei contagiati nella provincia di Brindisi - prosegue il pentastellato - proviene dal sistema sanitario, ciò vuol semplicemente dire che ci sono gravi responsabilità da parte della Regione Puglia nella gestione ospedaliera dell’emergenza e non certo degli operatori che ancora oggi si trovano a dover far fronte con professionalità e senso di abnegazione alle criticità giornaliere. Il piano ospedaliero anti Covid manca di senso pratico e di conoscenza delle strutture del nostro territorio e questa, purtroppo, non è una novità. Sappiamo tutti che la decisione di rendere il ‘Perrino’ Centro Covid sia stata una scelta obbligata, logica conseguenza di tagli alla sanità locale che sono iniziati con Fitto e continuano con Emiliano. Sono stati chiusi ospedali in nome di una finta riconversione e il risultato è che manca del tutto l’assistenza territoriale. Alla vigilia della fase 2, il rischio contagio nella nostra provincia rimane ancora troppo elevato, tale da compromettere probabilmente un ritorno alla normalità in linea con le altre province pugliesi. I dati di questi giorni, le denunce sindacali, le proteste degli operatori sanitari e le paure dei cittadini sono, senza possibilità di smentita, la prova di quanto Emiliano non conosca il nostro territorio e l’evidenza di quanto, i consiglieri regionali di maggioranza della provincia di Brindisi, abbiano abdicato alla tutela dei propri cittadini a favore di rassicuranti ritorni elettorali. Emiliano sa come è strutturato l'ospedale Perrino? È mai venuto a visitarlo? È a conoscenza delle reali difficoltà nell’isolare i percorsi in quella struttura e della carenza di personale? Perché i concorsi per il personale non sono stati espletati a suo tempo? Forse si voleva conservare lo strumento elettorale da utilizzare al momento del bisogno? La situazione critica dal punto di vista della gestione e del contenimento dei contagi all’interno degli ospedali pugliesi potrebbe vanificare gli sforzi di tutti i cittadini che da giorni stanno a casa. Se non si vuol lasciare ancora una volta Brindisi al suo triste destino è importante un cambio di passo e che tutte le forze si concentrino adesso sulla nostra provincia, aumentando la percentuale di tamponi, con comunicazioni più precise e veloci a medici curanti, Prefetti, Sindaci e forze dell'ordine; un reset dei percorsi Covid e valide ed immediate alternative, concordate con gli operatori sanitari tutti; maggiore assistenza e controllo dei pazienti positivi in isolamento domiciliare e dei loro contatti più stretti. C’è la necessità - conclude - che i cittadini riacquistino fiducia nella sanità locale affinché il peso non venga scaricato sulle professionalità e sugli sforzi degli operatori sanitari. A nulla servono i gesti di ringraziamento se li si lascia poi lavorare in queste condizioni. Oggi la provincia di Brindisi paga ancora una volta le scelte di una politica regionale assente e che non conosce il territorio. Ora è tempo di agire compatti per contrastare il Coronavirus, ma presto verrà anche il tempo delle responsabilità”.